La gestione dei rifiuti è tra le problematiche primarie che interessano quotidianamente il nostro Paese. Sono ancora ben impresse nella memoria di tutti le immagini di una Napoli “invasa” da ogni tipologia di scarto e del grande lavoro, politico e operativo, resosi necessario per ristabilire la normalità.
Quello dei rifiuti è un settore davvero vasto: basti pensare che secondo le statistiche Istat, relative all’anno 2007, ogni abitante manda in discarica ben 352,2 chili di rifiuti. Davvero impressionante, poco meno di un chilo per ogni giorno dell’anno. Ma quello dei rifiuti è un complesso sistema che non ha risvolti connessi unicamente alla raccolta, al trasporto e allo smaltimento dei materiali. Anche il controllo e la trasparenza nelle procedure e nei sistemi di gestione, la tutela e la cultura dell’ambiente, hanno la loro importanza.
È bene, quindi, sapere che questi ultimi sono i “valori aggiunti” che muovono il lavoro dell’Albo dei Gestori Ambientali, riunitosi in assemblea generale l’11 e il 12 giugno a Venezia. Ente che, in 15 anni di attività, ha assunto un sempre più concreto ruolo centrale nel complesso sistema delle regole alle quali è assoggettato il settore. Infatti, è attraverso l’Albo che avviene quella delicata, importante e inderogabile azione di selezione e qualificazione dei soggetti che operano nella gestione del ciclo dei rifiuti e del loro trasporto.
Come spesso accade sono i numeri a dare più delle parole peso e significato al lavoro dell’Albo. Le imprese del settore sono complessivamente circa 125mila, numero che comprende sia chi svolge l’attività per conto proprio sia chi la svolge per conto di terzi; le regioni più rappresentative sono la Lombardia, con circa 27mila operatori, la Toscana con oltre 14mila e il Veneto con circa 12mila 500.
Queste realtà non sono certamente imprese individuali: quindi la situazione determina un elevato numero di addetti impiegati nelle attività.
L’ottenimento dell’iscrizione passa attraverso la dimostrazione del possesso di determinati requisiti soggettivi, di idoneità tecnica e di capacità finanziaria.
A breve l’ente pubblicherà un articolato rapporto sul settore della gestione dei rifiuti in Italia.
Per saperne di più: http://www.albogestoririfiuti.it