In Europa nel 2008 sono morte
600 persone ai passaggi a livello

Il bilancio è impressionante. Nel 2008 in Europa si sono verificati 2000 incidenti ai passaggi a livello che hanno causato circa 600 morti. Fortunatamente l’Italia è tra i Paesi più sicuri: con nove incidenti e una vittima è infatti seconda solo al Lussemburgo. Ben diversa la situazione in altri Stati dell’Unione Europea: come in Ungheria, dove si sono verificati ben 119 incidenti con 118 decessi. In questa triste graduatoria, al secondo posto si piazza la Germania (52 vittime su 207 incidenti), seguita dalla Repubblica Ceca (43 su 247) e dalla Romania (42 su 219). Tra i più sicuri, dopo Lussemburgo e Italia, ci sono l’Irlanda (1 su 26) e la Danimarca (2 su 7).
I dati sono stati diffusi dalla Commissione europea in occasione della Giornata paneuropea per la consapevolezza dei passaggi a livello. Quasi sempre (nel 95 per cento dei casi) la responsabilità è di chi attraversa i binari al passaggio a livello, siano essi automobilisti, ciclisti o pedoni. Il mancato rispetto della segnaletica e la guida irresponsabile sono le due motivazioni prevalenti di questi incidenti che, oltre al gran numero di vite umane spezzate, hanno causato danni alle infrastrutture ferroviarie per 200 miliardi di euro.
Il bilancio è decisamente negativo, anche perché nonostante l’Unione europea stia cercando di dimezzare gli incidenti stradali nel 2010 rispetto al 2001, le cifre che riguardano i passaggi a livello sono sostanzialmente invariate.