Week-end, soprattutto in estate, fa spesso rima con traffico. File di auto con a bordo famiglie, gruppi di amici, giovani coppie pronte a sfruttare il fine settimana per scappare dalla città. In questi periodi si sente sempre parlare di blocco della circolazione per i mezzi pesanti. I camion non possono circolare, si pensa. In realtà la situazione è diversa. Ci sono delle eccezioni: alcuni autotrasportatori possono svolgere regolarmente la loro attività. Non sono dei privilegiati, anzi. Il loro lavoro genera dei benefici per tutti i cittadini. Ed è per questo che ogni tanto, anche nei fine settimana, capiterà di incontrare qualche camion sulle autostrade. In quel caso, non mandateli al diavolo, ma pensate che…
Quanto è comodo per tutti trovare i prodotti destinati al consumo, nel posto e nel momento giusto, pronti a risolvere una nostra necessità?
In tutta sincerità lo è, e anche molto. Un’immediata disponibilità che soddisfa bisogni che, nella quotidianità dei più, vengono intesi come “singoli” e invece sono “comuni”, estendibili alla collettività. Dall’ipermercato al cosiddetto hard discount, ciò che si desidera, quando si entra nella struttura scelta, è di trovare “tutti” i prodotti elencati nella lista degli acquisti, e la mancanza di uno di questi viene percepita come un disservizio, un problema.
Mantenere l’approvvigionamento dei prodotti a livelli coerenti rispetto a quanto desiderano i clienti, per il mondo della distribuzione è un obiettivo fondamentale che presuppone organizzazione e rigore temporale. Il giusto mix tra prodotti, spazi, catena logistica determina l’efficienza del sistema, che deve essere efficiente anche dal punto di vista economico, pena inevitabili riflessi sui costi. E queste valutazioni sono proiettabili non solo a quanto sopra descritto, ma anche al sistema della produzione di beni.
Una “catena” di produzione-servizi continua, quindi, per il cui funzionamento è necessaria, se non indispensabile, una continua alimentazione.
Questi aspetti evidenziano una questione, a nostro parere, molto importante dal punto di vista della qualità dell’informazione: l’esistenza di deroghe ai cosiddetti divieti di circolazione per i mezzi pesanti, il cui calendario viene fissato con decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel mese di dicembre di ogni anno. Esenzioni dal divieto di circolazione, eccezioni che hanno la forza di una norma, che permettono al sistema sopra descritto di poter funzionare in modo efficace ed efficiente, e non per scelta arbitraria dell’impresa che svolge il servizio di trasporto.
Quante volte sentiamo fornire da organi di informazione, preferenzialmente radiotelevisivi, le indicazioni sul traffico – per esempio nei fine settimana della stagione estiva – con l’indicazione di un generico divieto alla circolazione dei mezzi pesanti, senza le giuste indicazioni relative alle esenzioni. Si genera, nel pubblico, l’errata convinzione che i veicoli pesanti non possano circolare nei periodi di calendario e di tempo annunciati, con tutto quanto ne consegue dal punto di vista dell’immagine di una categoria, che “viene mandata” da tutte le parti.
Chi può circolare
È un argomento certamente delicato e spinoso, connesso a temi importanti come la sicurezza nella circolazione stradale e la sicurezza sociale, e che deve essere valutato secondo le giuste chiavi di analisi e di lettura. In tal senso ci sembra corretto evidenziare in questa sede, l’argomento, spiegando quali siano le “esenzioni” previste per alcuni veicoli. Ecco i principali:
- adibiti a pubblico servizio per interventi urgenti e di emergenza, o che trasportano materiali e attrezzi a tal fine occorrenti (Vigili del fuoco, Protezione civile, etc.);
- militari o con targa Cri (Croce Rossa Italiana), per comprovate necessità di servizio, e delle forze di polizia;
- delle amministrazioni comunali contrassegnati con la dicitura “Servizio Nettezza Urbana” nonché quelli che, per conto delle amministrazioni comunali, effettuano il servizio “smaltimento rifiuti”, purché muniti di apposita documentazione rilasciata dall’amministrazione comunale;
- appartenenti al Ministero delle Comunicazioni o alle Poste Italiane S.p.a., purché contrassegnati con l’emblema “Pt” o con l’emblema “Poste Italiane”, nonché quelli di supporto, purché muniti di apposita documentazione rilasciata dall’amministrazione delle poste e telecomunicazioni, anche estera, nonché quelli adibiti ai servizi postali, ai sensi del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, in virtù di licenze e autorizzazioni rilasciate dal ministero delle Comunicazioni;
- del servizio radiotelevisivo, esclusivamente per urgenti e comprovate ragioni di servizio;
- adibiti al trasporto di carburanti o combustibili, liquidi o gassosi, destinati alla distribuzione e consumo;
- adibiti esclusivamente al servizio di ristoro a bordo degli aeromobili o che trasportano motori e parti di ricambio di aeromobili;
- adibiti esclusivamente al trasporto di:
- giornali, quotidiani e periodici;
- prodotti per uso medico;
- latte, escluso quello a lunga conservazione, o di liquidi alimentari, purchè, in quest’ultimo caso, gli stessi trasportino latte o siano diretti al caricamento dello stesso. Detti veicoli devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde delle dimensioni di 0,50 m di base e 0,40 m di altezza, con impressa in nero la lettera “d” minuscola di altezza pari a 0,20 m, fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro;
- costituiti da autocisterne adibite al trasporto di acqua per uso domestico;
- adibiti allo spurgo di pozzi neri o condotti fognari;
- per il trasporto di derrate alimentari deperibili in regime Atp (autotrasporto a temperatura controllata);
- per il trasporto di prodotti deperibili, quali frutta e ortaggi freschi, carni e pesci freschi, fiori recisi, animali vivi destinati alla macellazione o provenienti dall’estero, nonché i sottoprodotti derivati dalla macellazione degli stessi, pulcini destinati all’allevamento, latticini freschi, derivati del latte freschi e semi vitali. Detti veicoli devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde delle dimensioni di 0,50 m di base e 0,40 di altezza, con impressa in nero la lettera “d” minuscola di altezza pari a 0,20 m fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro.
Quelle elencate sono solo alcune delle esenzioni previste. Vi sono anche altri aspetti della questione che varrebbe la pena trattare, con una azione finalizzata all’informazione dedicata agli utenti della strada. Nella convinzione che una corretta visione dello scenario che caratterizza l’argomento, permette un orientamento corretto, teso alla migliore comprensione dell’entità del problema.
Per saperne di più: http://www.conftrasporto.it/info_utenti/default.asp?content=info&page=italia