I camionisti sono troppo grassi
La colpa è del Codice della strada?

È un ritratto spietato quello tracciato da una ricerca dell’Università di Modena e Reggio riguardo gli autotrasportatori. Tra aprile e dicembre dello scorso anno, in collaborazione con la polizia stradale, i ricercatori dell’Università hanno esaminato 134 camionisti (che viaggiavano su 101 veicoli). Il 59 per cento di loro è risultato sovrappeso e il 20 per cento obeso. Tutto come nell’immaginario collettivo che vuole chi guida il camion piuttosto corpulento, si dirà, ma l’obesità è una vera e propria malattia. In particolare può provocare colpi di sonno e in una professione che si svolge sulla strada alla guida di simili bisonti il dato è ancor più allarmante. A questo si aggiunge che il 30,5 per cento degli intervistati dichiara di dormire meno di sei ore a notte e il 10 per cento soffre di apnea notturna, altra patologia che mette in pericolo l’incolumità di chi lavora guidando. Anche i camion non sono risultati in ordine: infatti, sono state segnalate 294 anomalie su 101 veicoli. È scattata anche la sospensione della circolazione per 57 camion. La ricerca dell’Università di Modena e Reggio è stata presentata in un convegno organizzato dall’Inail e dalla Regione Emilia Romagna a Bologna.
L’obesità tra i camionisti non è certo una caratteristica solo degli autotrasportatori italiani. Un gruppo di ricercatori dell’Università del Northern Illinois a DeKalb nel dicembre del 2007 aveva infatti pubblicato uno studio che andava oltre quello dei colleghi emiliani. I camionisti sono grassi per legge, infatti. Gli studiosi americani, a differenza degli italiani, non si sono infatti limitati a misurare l’adipe di chi era al volante, ma sono andati anche a cercare le cause del problema. Un semplice questionario è stato posto agli intervistati, con domande del tipo “giudichi la tua dieta equilibrata?” o “quale importanza attribuisci a frutta e verdura nella dieta?” e “perché non mangi più sano?” e così via. È risultato che gli autotrasportatori vorrebbero mangiare bene, hanno un’educazione alimentare buona e sanno che in una dieta equilibrata bisognerebbe mangiare tanta frutta, verdura e pochi grassi. Il problema è che non è facile parcheggiare i mezzi pesanti davanti ai ristoranti vegetariani, macrobiotici o specializzati nella nouvelle cuisine… La legge americana è ancor più restrittiva di quella italiana anche sulla percorrenza delle strade da parte dei mezzi pesanti. I camion non possono lasciare autostrade e la rete viaria di lunga percorrenza, così gli autotrasportatori sono costretti a nutrirsi nelle aree di servizio. È lo stesso Codice della strada a favorire l’obesità degli autisti di camion, insomma. In un Paese come gli Usa dove il sovrappeso è particolarmente diffuso, l’86 per cento dei camionisti intervistati dai ricercatori universitari aveva problemi di linea e ben il 66 per cento era obeso. La stessa tesi si potrebbe sposare per l’Italia, dotata di pochissime aree di servizio a misura di camion e della salute del camionista quando si siede a tavola.