Aumentano le multe
sulle strade urbane

C’è un’Italia in controtendenza, c’è un dato che fa stranamente segnare il segno più. È quello delle multe sulle strade urbane, che tra il 2007 e il 2008 sono aumentate del 7,9 per cento. Un risultato ottenuto per effetto dei maggiori controlli effettuati. I dati, diffusi dall’Aci nel corso del 2° Forum internazionale delle Polizie locali che si è svolto a Riva del Garda dal 25 al 27 maggio, parlano chiaro: si è passati dai 11.719.639 verbali del 2007 ai 12.642.100 del 2008.
Le violazioni al Codice della strada
Nella classifica delle violazioni al Codice della strada, il primo posto è saldamente in mano all’inosservanza di obblighi e limitazioni della circolazione nel centro abitato, con 6.654.163 multe. Praticamente una multa su due è stata data a chi ha violato le zone a traffico limitato. Seguono il parcheggio in divieto di sosta (2.192.985 multe), l’eccesso di velocità (227.018), le irregolarità nei documenti di circolazione (167.299), il passaggio con semaforo rosso (118.595), l’uso del telefonino al volante (114.904) e la mancanza di revisione (51.424). All’ottavo posto figura il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini (49.480), al 16° il mancato uso del casco (10.281), al 19° la guida senza patente (8.690), al 22° la guida in stato di ebbrezza (5.631) e al 37° la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (750).
La città con il numero maggiore di verbali è Firenze, quasi tre per veicolo. L’ultima è Foggia dove è stata data una sola multa per cinque auto.

Quante differenze tra le Polizie locali delle varie città
È gli agenti? Ogni 10mila abitanti, in Italia ci sono 12 vigili urbani, 17 ausiliari del traffico e quattro pattuglie. In media, ogni agente eleva 480 multe, anche grazie agli autovelox (68 fissi e 218 mobili).
Per contrastare gli incidenti (nel territorio urbano si verificano tre incidenti su quattro), sulle strade c’è il 75 per cento degli operatori delle Polizie locali, con punte vicine al 100 per cento a Torino e in altri 13 capoluoghi della provincia. Ben diversa la situazione di Venezia dove meno di un vigile su due è impiegato nel controllo della mobilità. Ma in questo caso incide anche la conformazione della città.
Le differenze sono notevoli anche per quello che riguarda le pattuglie: a Cagliari, per esempio, ci sono 95 veicoli per 100mila abitanti, a Foggia sono meno di sei. E anche la disponibilità di auto per agente è ben diversa da città a città: a Catania c’è un’auto di servizio ogni 32 agenti, a Piacenza il rapporto è quasi di uno a uno.
Il discorso non cambia relativamente agli strumenti di prevenzioni degli incidenti: a Rieti e a Firenze ci sono più di 10 autovelox ogni centomila auto, a Perugia e Reggio Calabria il dato è inferiore a uno. Notevoli sproporzioni si registrano anche per gli etilometri, molto diffusi a Cremona, Treviso, Sondrio, Como e Bergamo. A Padova, Rimini, Verona e Milano sono invece meno della media nazionale, che è di 2,69 etilometri ogni centomila auto.

In Italia la maggioranza delle multe si paga entro i termini
Nel rapporto che la Fondazione Caracciolo ha diffuso nel corso del Forum di Riva del Garda, c’è un interessante dato relativo al comportamento degli automobilisti di fronte alle sanzioni ricevute: il 60 per cento delle multe viene pagato secondo i termini previsti, entro 60 giorni dalla contestazione; il 3,5 per cento è oggetto di ricorso e il 36,5 per cento viene recuperato dai Comuni dopo lunghe trafile amministrative. Anche in questo caso, la situazione cambia da città a città. A Pavia, il 96 per cento delle multe viene pagato entro 60 giorni, mentre a Catanzaro il dato è inferiore al dieci per cento. Diverso anche il ricorso a giudici di pace e prefetti, che riguarda il 15 per cento delle multe comminate a Reggio Calabria e meno dell’uno per cento di quelle date a Trento, Bolzano, Cremona, Lodi e Vercelli.

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