In fondo è una piccola rivoluzione. La decisione dell’Unione europea di introdurre il rilascio immediato del certificato di conformità, la carta che permette di immatricolare la macchina in qualsiasi Paese europeo, apre un nuovo scenario nel mondo delle auto. Le formalità ora sono molto più semplici, grazie al certificato di conformità introdotto da un nuovo regolamento, adottato dalla Commissione europea a complemento della direttiva 2007/46/CE. Il certificato, rilasciato per i veicoli nuovi che abbiano ottenuto l’omologazione CE dal 29 aprile 2009 in poi, è obbligatorio per l’immatricolazione di un veicolo nuovo in qualsiasi Stato membro.
Ma che cos’è il certificato di conformità? È un documento amministrativo, consegnato dal produttore all’acquirente, che attesta la conformità del veicolo alle disposizioni tecniche in vigore nell’Unione europea e che può dunque essere messo in circolazione in qualsiasi Stato membro. In realtà il certificato è previsto dalla normativa europea fin dal 1993, ma veniva rilasciato solamente se richiesto dalla legislazione nazionale oppure, per facilitare l’immatricolazione, su domanda dell’acquirente di un veicolo destinato all’esportazione. Da maggio 2009, invece, ogni produttore che sia titolare di una omologazione comunitaria sarà tenuto a rilasciare il certificato di conformità, permettendo così all’acquirente di immatricolare l’automobile in qualsiasi Stato membro dell’Unione europea.
Da maggio, quindi, è possibile andare per esempio in Germania, Francia o Spagna, comprare la macchina che si vuole e farla rapidamente immatricolare in Italia.