Il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato all’unanimità un testo unitario Svp-Verdi, che invita parlamento e governo a predisporre un piano strategico per trasferire, nelle regioni sensibili, il trasporto merci verso modalità più rispettose dell’ambiente. L’obiettivo è limitare il numero di Tir al Brennero. Il consiglio chiede, tra l’altro, di creare i presupposti affinché le regioni dell’Arge Alp, ovvero gli Stati aderenti alla convenzione delle Alpi, possano sviluppare il modello svizzero del sistema di scambio dei diritti di transito, la cosiddetta Bta (Borsa dei transiti alpini), in modo che sia applicabile su tutto l’arco alpino. La Bta crea un tetto massimo di transiti autorizzati, li suddivide equamente tra i diversi passi alpini e ne organizza la vendita all’asta all’interno di una borsa problematica. Sottolineando i danni del traffico crescente nell’area alpina, Arnold Schuler (Svp) ha evidenziato l’importanza che tutti gli Stati interessati agiscano insieme anche attraverso il sistema della Borsa dei transiti, attivo già dal 2004 in Svizzera e dal 2007 in Austria. Un sistema che potrebbe prevedere un limite ai transiti, oppure una loro limitazione in un certo periodo: “I transiti potrebbero essere distribuiti gratuitamente, venduti, o offerti in termini di vera e propria borsa”, ha detto Schuler. Hans Heiss (Gruppo Verde) ha invece evidenziato la necessità di una politica economica sostenibile, con la distribuzione dei transiti su più Paesi, mente ora la maggior parte dei transiti avviene lungo il Brennero. Il consigliere ha aggiunto che la lobby dei trasportatori, molto forte, si batte contro una limitazione dei transiti, ma che tramite la Borsa dei transiti si può riuscire a impedire passaggi a vuoto, a distribuirli meglio e a favorire la la rotaia. Heiss sostiene anche che la conclusione dei lavori per il tunnel di base del Brennero viene costantemente posticipata e che la Borsa è un buona alternativa a quest’opera.