Si inizierà con una fase di sperimentazione, della durata di un anno ma che potrà essere estesa a tre, delle scatole nere. I dati serviranno per valutare l’efficacia della formazione del candidato ma anche il miglioramento del livello qualitativo dell’istruzione fornita dalle autoscuole. E se la sperimentazione dovesse funzionare, il Ministero potrebbe decidere di applicare l’installazione obbligatoria delle “scatole nere” su tutti i veicoli utilizzati dalle autoscuole.
L’obiettivo dell’iniziativa è quindi quello di innalzare la preparazione e di conseguenza la sicurezza stradale introducendo, grazie alle scatole nere, sistemi di verifica dell’attività didattica dell’autoscuola, dalla durata, al luogo e all’orario di svolgimento delle lezioni di guida, alle manovre e i percorsi effettuati, nonché la tipologia delle strade percorse. Il progetto risponde anche alle innovazioni normative contenute nel Codice della strada per quanto riguarda il conseguimento della patente di guida e della carta di qualificazione del conducente, che prevedono un determinato numero di ore di esercitazione pratica del conducente anche su strade extraurbane, compresa la visione notturna.