“Roma capitale”, ricorda Alemanno, “presenta caratteristiche socio-territoriali ed una molteplicità di interazioni con le popolazioni ed i territori limitrofi tali da conferire alla dimensione metropolitana della città una rilevanza assolutamente significativa, soprattutto sotto l’impatto infrastrutturale”.
Per Alemanno è in ogni caso “assolutamente imprescindibile che ogni decisione governativa sia preceduta da un confronto specifico con le istituzioni coinvolte nella questione: confronto in occasione del quale individuare soluzioni normative chiare e definitive, capaci di riconoscere appieno l’affermazione delle istanze che ti ho sin qui rappresentato”.
“Sono pertanto a chiederti”, conclude il sindaco nella lettera a Matteoli, “l’istituzione di un tavolo tecnico composto dai rappresentanti di Roma Capitale, Provincia di Roma, Regione Lazio ed Anas per il concreto ed urgente avvio di quanto suindicato”.
Dopo l’ultimo confronto, avvenuto il 6 ottobre, il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, e i sindaci dei 27 Comuni del territorio hanno chiesto un nuovo incontro al governo, annunciando il ricorso al Tar qualora il decreto non venga modificato nella parte che interessa il Grande raccordo anulare. A sottoscriverlo, i primi cittadini dell’hinterland della Capitale. ”Qualsiasi sede istituzionale che si promuoverà è utile per ribadire le nostre posizioni, perché allo stato attuale è previsto il pedaggio ed è previsto per tutti. Noi andiamo avanti con l’idea del ricorso perché al momento non c’è nessun segnale visibile che il governo abbia cambiato idea”, commenta in merito il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.