Chiamare l’avvocato non è stata una mossa azzeccata. Soprattutto per l’avvocato, che è passato in pochi minuti dal divertimento di una festa con gli amici alla beffa di una patente ritirata. Tutto è partito da un controllo di routine dei carabinieri, che vicino ad Alghero hanno fermato verso le tre di notte un’auto. A bordo c’era una donna, trovata positiva all’alcoltest. L’automobilista, a quel punto, ha deciso di chiamare il legale.
La storia viene raccontata da La Nuova Sardegna. L’avvocato si è presentato verso le 4 del mattino ma invece di arrivare con l’auto vicino al posto di blocco ha deciso di fermarsi a circa 200 metri di distanza. “«Finalmente – dice rassicurata dalla vista del suo legale – ma non capisco perché ha lasciato la sua auto così distante»”, si legge su La Nuova Sardegna. “Maresciallo e appuntato si guardano, neanche una parola. Il legale arriva da una festa con amici a cui la donna l’ha strappato, e ad accoglierlo c’è l’etilometro che gli porge uno dei due carabinieri. Lui protesta: «Scusate, sono arrivato a piedi, che bisogno c’è di fare l’alcoltest». Il motivo glielo spiega, sempre con tanta pazienza, il maresciallo: «Avvocato, lei è arrivato in macchina, quella laggiù». Dall’etilometro escono risultati sconfortanti, quasi il triplo del consentito. Altro verbale e un’altra patente prende il volo”. Per evitare un’altra scena di questo tipo i carabinieri hanno consigliato alla donna e all’avvocato di svegliare qualcuno e non cercare qualcun altro reduce da una festa.