Anas, in qualità di soggetto attuatore di Protezione Civile, ha finora effettuato 622 sopralluoghi su 124 strade insieme ai tecnici dei rispettivi enti gestori della rete viabilistica interessata. Si tratta di una superficie complessiva di circa 7.600 kmq che comprende quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), otto Provincie (L’Aquila, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia), 131 Comuni per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale. “Data l’estensione della rete e la diffusione dei danni”, si legge in una nota congiunta di Protezione Civile e Anas, “il Soggetto Attuatore ha attribuito un livello di priorità da 1 a 5 per ogni intervento, individuando – di concerto con il territorio – 408 interventi con priorità da 1 a 3, necessari per ripristinare la circolazione o le condizioni di sicurezza lungo la rete stradale principale, da realizzare nel primo stralcio del programma per un importo complessivo stimato in circa 389 milioni di euro”.
“Per ripristinare la viabilità e le connessioni per il Centro Italia colpito dal sisma”, afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, “sono stati considerati sia gli interventi urgenti, sia la definizione di assi prioritari di collegamento con il Paese. Siamo impegnati vicino alle comunità colpite perché senza collegamenti non vi è sviluppo e ripresa dell’attività economica”.
“Il lavoro del soggetto attuatore, in accordo con la nostra Dicomac a Rieti e con i gestori stradali, in questi mesi è stato incessante”, ha ribadito il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. “Sappiamo tutti quanto la viabilità sia fondamentale sia per la fase di gestione dell’emergenza sia per quella successiva di ricostruzione a trecentosessanta gradi di queste comunità. Sapere di riuscire a raggiungere, in tempi ragionevoli e in sicurezza, determinate zone del Centro Italia può fare la differenza anche sulle scelte di dove realizzare un’area con le casette piuttosto che la nuova zona commerciale provvisoria di un comune ora deserto. Per questo è davvero importante che il primo stralcio del Programma più complessivo che ho approvato sia stato condiviso con tutti i soggetti interessati, a partire dalle quattro Regioni”.
“La rete stradale nella zona del cratere è molto diffusa e frazionata, con la presenza di oltre 1.770 centri urbani. Anas in qualità di Soggetto Attuatore di protezione Civile, ha compiuto un importante lavoro di programmazione degli interventi di ripristino della viabilità”, ha spiegato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, “si tratta di uno step fondamentale per dare il via al progetto di ricostruzione. Il piano nel suo complesso sarà molto articolato e si svilupperà ulteriormente in corso d’opera, secondo le priorità individuate e secondo le esigenze che ci segnalerà il territorio di volta in volta. L’importante è partire, e questo è un primo passo concreto”. Il primo stralcio del Programma di ripristino definito da Anas si inserisce nel più ampio Piano di potenziamento e completamento di infrastrutture viarie nell’area del cratere sismico previsto nel Contratto di Programma Anas-Ministero delle Infrastrutture, nel quale sono stati programmati investimenti per ulteriori 1,18 miliardi di euro. In particolare, si tratta di lavori in corso per 255 milioni, opere in avvio per 148 milioni e in programma per 785 milioni. Questo Piano, spiega la nota, “unito al valore degli interventi del Programma di ripristino – tenuto anche conto dei relativi stralci futuri di completamento, eleva l’investimento infrastrutturale nell’area ad oltre 1,7 miliardi di euro”. Sul sito dell’Anas (clicca qui) si può visualizzare il programma degli interventi.
Credits: Anas