Sono parole che non lasciano adito a interpretazioni, a meno di essere degli idioti o degli ipocriti, quelle che Fabrizio Palenzona, presidente di Aiscat, Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori, ha utilizzato nel suo intervento inviato al Corriere della Sera e pubblicato dal quotidiano di via Solferino nell’edizione di mercoledì 28 febbraio. Un intervento scritto di getto all’indomani dell’ennesima tragedia (provocata da un camionista ubriaco che sulla Milano Torino ha “assassinato” due persone), all’indomani di un articolo, realizzato proprio sul Corriere da Dario Di Vico, per denunciare una realtà fatta “di autisti sottopagati, attraverso forme di cooperative fasulle, lavoro interinale estero, intermediari senza scrupoli”, come ha sottolineato lo stesso presidente di Aiscat nel suo intervento, col risultato “d’innescare la bomba che poi si scarica sulla vita dei cittadini. Dario Di Vico ha centrato il problema, mettendo il dito nella piaga senza ipocrisie di circostanza”, ha proseguito Fabrizio Palenzona per il quale è assolutamente possibile “far convivere competitività e sicurezza. modificando alcune leggi per evitarne l’aggiramento e, soprattutto, predisponendo controlli, controlli e controlli”.