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Fa freddo e c’è tanta umidità? I risultati dell’alcoltest non sono attendibili

Se fa freddo e c’è umidità, i dati dell’alcoltest non sono validi. Lo ha stabilito il Tribunale di Milano, ottava sezione penale, che con la sentenza n. 8463/2015 ha assolto un automobilista dal reato di guida in stato di ebbrezza perché “il fatto non sussiste”. L’uomo era stato fermato a gennaio, alle prime ore del mattino, e sottoposto all’alcoltest dai carabinieri. Secondo i militari l’automobilista aveva “occhi lucidi e alito vinoso”.

Una sensazione confermata dai dati dell’alcoltest: 1,15 g/l alla prima misurazione e 1,17 alla seconda. Nonostante ciò, l’uomo è stato assolto, grazie a una consulente della difesa che ha evidenziato come la misurazione non sia “attendibile se svolta in particolari condizioni climatiche, come suggerito dallo stesso libretto d’istruzioni dell’etilometro”, spiega Studiocataldi.it. “La consulente evidenzia, precisamente, che il test è stato condotto nel periodo in cui maggiormente si avverte il pungente inverno lombardo, ad una temperatura di meno tre gradi centigradi e con un tasso di umidità del 98%. Lo stesso etilometro Drager, come ammesso dalla casa produttrice, produce esiti affidabili soltanto se utilizzato a temperature tra 0 e 40 gradi e in condizioni di umidità tra 30 e 90 per cento, poichè, fuori dai canoni evidenziati, i valori alcolemici tendono ad aumentare”. Tempo fa (clicca qui), una sentenza simile era stata pronunciata dal Tribunale di Treviso, che aveva assolto un automobilista controllato con una temperatura esterna di meno 4 gradi centigradi.

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