Il voto massimo è andato alla monovolume compatta Bmw Serie 2 Active Tourer, alla berlina elettrica di alta gamma Tesla Model S, alle utilitarie Nissan Pulsar e Skoda Fabia. Tre stelle invece alla nuova citycar Suzuki Celerio. Tutti i modelli esaminati, spiega l’Aci in una nota, presentano di serie il Controllo Elettronico della Stabilità (Esc), ma la Suzuki Celerio è stata penalizzata dalla mancanza dei dispositivi più avanzati per la prevenzione degli incidenti, come il regolatore di velocità (molto apprezzato quello della Tesla Model S, in grado di segnalare i limiti di velocità imposti localmente), l’avvisatore automatico di cambio di corsia (di serie sulla Model S e optional su Nissan Pulsar e BMW Serie 2 Active Tourer) e il sistema di frenata di emergenza assistita (di serie sull’Active Tourer BMW e optional su Nissan Pulsar e Skoda Fabia). Persistono però lacune nelle prestazioni relative alla sicurezza passiva per la protezione dei passeggeri in caso di incidente, anche nelle autovetture che hanno superato il test con 5 stelle. È il caso della protezione dal colpo di frusta, molto scarsa per i passeggeri posteriori di Suzuki Celerio e Skoda Fabia, e appena sufficiente per quelli sui sedili anteriori della Nissan Pulsar. A rischio invece la parte inferiore delle gambe negli urti frontali per chi è al volante della Bmw Serie 2 Active Tourer, mentre i livelli di protezione del torace offerti dalla Tesla Model S si sono dimostrati poco soddisfacenti nella più severa prova laterale del palo. Nei test di impatto frontale la Model ha evidenziato errori del software che regola l’airbag del passeggero, poi risolti dalla casa californiana. Riscontrate, spiega sempre l’Aci, criticità anche nella protezione dei bambini: la citycar Suzuki ha mostrato serie lacune nella tutela dei bimbi di tre anni in caso di urto frontale, mentre Tesla e Bmw hanno conseguito risultati migliori. La complessità di installazione del seggiolino ha comunque penalizzato la Tesla Model S e la Skoda Fabia nella valutazione complessiva. Tesla e Nissan scontano anche qualche difficoltà nella disattivazione dell’airbag lato passeggero. I danni provocati ai pedoni da cofani e paraurti in caso di investimento hanno penalizzato, seppure in diversa misura, le pur buone performance degli altri modelli testati, sottolineando soprattutto la necessità di intervenire sul margine anteriore del cofano, in particolare sulle aree più decentrate. Solo la berlina di taglia media della Nissan si è distinta in questo ambito.
Credits: Aci