La concorrenza sleale per il mondo dell’autotrasporto arriva dall’Est, ma anche dall’Ovest. Un 86enne spagnolo titolare di due aziende di autotrasporto è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Savona e dovrà presentarsi alla sbarra il prossimo 19 giugno. È accusato di aver costretto i propri dipendenti a montare i magneti sui Tir per alterare le rilevazioni di velocità e tempi di percorrenza. Gli autisti potevano così eludere i controlli di polizia e restare al volante senza fare le soste previste dalla legge.
La truffa è stata scoperta dagli agenti della polizia stradale di Imperia che più di una volta avevano trovato i cronotachigrafi alterati dei camion spagnoli appartenenti a due ditte, la “Transport Canyaes Sl” e la “LLacer Navarro Sl”. I primi controlli erano scattati nel febbraio del 2011 sull’autostrada A10.
Interrogati gli autisti hanno spiegato che era il titolare, Josè LLacer Canamas, 86 anni, residente vicino a Valencia, a costringerli a manomettere i rilevatori sotto la minaccia del licenziamento. La Procura di Savona ha così indagato il titolare per maltrattamento, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.