I test hanno permesso, tra l’altro, di toccare con mano la validità dei dati teorici. Nel corso delle prove sono state messe a confronto vetture a trazione posteriore e anteriore, e due Toyota RAV 4 a trazione integrale. In quest’ultimo caso, tra l’altro, è emersa chiara la dimostrazione che le sole quattro ruote motrici possono fare poco se non supportate dal pneumatico invernale. I dati strumentali sono stati ottenuti con il supporto del Drift Box, strumento satellitare di precisione che permette di valutare in tempo reale, e con precisione millimetrica, le differenze di prestazione tra diverse tipologie di pneumatici, garantendo così l’esattezza dei dati. L’efficacia vincente dello pneumatico invernale è dimostrata persino nella particolare prova tra due auto, la prima con pneumatici invernali nuovi e l’altra con lo stesso pneumatico, ma usurato con soli 2,5 mm di battistrada. Anche in questo caso la superiorità dello pneumatico invernale è emersa prepotente nelle prove di spunto in accelerazione e di partenza da fermo in salita, punti dolenti per molti guidatori che devono transitare in zone innevate o ghiacciate.
Credits: Assogomma