Le sanzioni sul Sistri (il sistema di monitoraggio dei rifiuti da anni al centro di un clamoroso caso per non essere mai entrato in funzione nonostante l’obbligo per legge, per le imprese di autotrasporto, di adottarlo, con costi per il mondo dell’autotrasporto quantificabile in decine di milioni di euro) potrebbero essere posticipate di 10 mesi. Una decisione che viene definita quasi certa in un comunicato stampa congiunto diffuso da Unatras, Anita e Movimento Cooperativo al termine dell’incontro avuto a Roma con con il sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda. Un incontro che i rappresentanti degli autotrasportatori hanno giudicato “positivo per gli impegni assunti dal Governo, anche se resta tuttavia da definire la questione del taglio sul rimborsi delle accise, questione che, in assenza di un radicale ripensamento vedrà proclamare il fermo nazionale dei servizi”. Sul tavolo delle trattative, oltre a Sistri, per il quale tutti sembrano concordi in un posticipo di 10 mesi dell’applicazione delle sanzioni, ci sono la parte normativa (con la definizione di un primo pacchetto normativo sulle principali tematiche di interesse dell’autotrasporto e una loro concreta attuazione con un decreto d’urgenza che dovrebbe essere approvato al più tardi la settimana prossima), i fondi per l’autotrasporto (con uno stanziamento previsto di 330 milioni di euro) e l’articolo 83 bis (con una direttiva del ministro che dovrebbe definire le procedure per l’applicazione delle sanzioni).