Strada Facendo

Camionisti costretti a guidare per 18 ore al giorno per non restare senza lavoro

“In cinque giorni 4.600 chilometri, una media di 18 ore al giorno di guida. Non è la solita sfida bizzarra per entrare nel Guinness, ma è la dura realtà quotidiana del camionista”. Camionisti costretti “a correre, perchè non ci sono alternative”, perché “se protesti o rallenti vieni automaticamente rimpiazzato. E c’è un esercito di autotrasportatori pronti a tutto per un posto di lavoro che viene pagato tra i 1.000 e 1.700 euro al mese, mentre lo stipendio regolare medio dovrebbe essere di 2.200”.

A denunciare, una volta di più, la giungla del mondo dei trasporti è il quotidiano L’Eco di Bergamo che ha raccolto la testimonianza di un camionista che svolge questo lavoro da quasi 20 anni rifornendo i mercati ortofrutticoli del Nord Italia. Un camionista che alla cronista del quotidiano bergamasco ha raccontato di appalti super ribassati, di gasolio sempre più caro e di concorrenza sleale in aumento, di viaggi che somigliano sempre più una corsa pazza contro il tempo, una roulette russa giocata con gli occhi stropicciati dall’insonnia e più di 70 tonnellate a bordo. Trasformando i Tir in vere e proprie bombe a orologeria. “Sono partito da Caserta, carico di frutta e verdura con destinazione Milano: 800 chilometri in meno di 10 ore. Per legge ne servono 12, calcolando limiti di velocità e pause imposte dal codice della strada”, ha raccontato il camionista che ha aggiunto: “certo sono troppe, le direttive europee prevedono 45 minuti di riposo ogni 4 ore e mezza di guida, un massimo di 9 ore al giorno, mai più di 47 ore settimanali: ma se vuoi lavorare devi per forza essere un fuorilegge”. E i controlli sulle strade? “Io in cinque giorni ho già guidato 107 ore”, ha confessato, “i cronotachigrafi che segnano le ore di guida poi sono quasi tutti manomessi. Ci sono meccanici che ti installano un’apparecchiatura illegale collegata a un telecomando per bloccare i chilometri percorsi. Praticamente il mezzo va, ma è come se fosse fermo. Costa dai 500 ai 700 euro”.

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