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Uggè: “Sul caso Sistri Conftrasporto è pronta ad agire anche per vie legali”

“Capisco il senso delle dichiarazioni del ministro Prestigiacomo che deve evidentemente cercare di coprire un fallimento colossale come il Sistri. Tutti ricordiamo i suoi giudizi saccenti e sprezzanti sulle imprese di trasporto e sull’ impossibilita’ di rinviare l’entrata in vigore del sistema di tracciabilità dei rifiuti: ora i fatti dicono che il sistema e’ stato ancora una volta rinviato e la signora ministro non potra’ più’ agire di testa propria, ma dovra’ concertarsi con altri ministeri e con le associazioni imprenditoriali”. Con queste durissime parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha replicato al ministro per l’Ambiente che all’indomani del ripristino del Sistri aveva parlato di “un segnale importante per la difesa dell’ambiente e la tutela della legalità nel nostro Paese”, e di “un utilissimo strumento per le aziende e per la protezione del territorio”.

“Si resta comunque rammaricati del fatto che tra le indicazioni fornite dal Parlamento non vi sia la previsione di obbligare alla tracciabilita’ anche i vettori esteri che potranno, in caso di mancate previsioni che li riguardano, divenire i vettori preferiti dalla malavita”, ha aggiunto Paolo Uggè, annunciando che “su questo argomento Conftrasporto non demordera’ ed è pronta a scendere in campo con azioni legali e sindacali”. Bocciato alla vigilia di Ferragosto dal Consiglio dei Ministri, il Sistri, è stato clamorosamente “ripescato” dalla Commissione bilancio del Senato ed entrerà in vigore il 9 febbraio 2012, per  consentire alle imprese, che da tempo denunciano l’instabilità del sistema e  le difficoltà nelle procedure di utilizzo, di adeguarsi definitivamente alla nuova prassi. “Un opportuno rodaggio”, come l’ha definito il ministro Prestigiacomo che nei mesi scorsi si era però battuta perchè il Sistri entrasse assolutamente in vigore dal 1° settembre. Anche senza un “opportuno rodaggio”.

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