Strada Facendo

“Grazie a chi ha fermato il disastro Sistri: così ha difeso 360mila imprese italiane”

Un plauso a chi nel Governo ha proposto l’abrogazione del Sistri (il sistema di tracciabilita’ utile a detta del ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, per combattere le ecomafie). Il sistema, come pensato, non funziona. I fallimentari risultati emersi dal click day lo dimostrano; penalizza le attivita’ delle imprese, soprattutto quelle medio piccole e favorisce le attivita’ delle ecomafie in quanto non e’ applicabile ai trasportatori esteri che, difficilmente rintracciabili, diverranno i vettori della malavita.
Conftrasporto e’ invece per un sistema di tracciabilita’ che sia funzionante. Per questo ha fatto pervenire proposte, senza pero’ ottenere risposte da parte del ministero che evidentemente si pone  obiettivi diversi. Ma le imprese nazionali non possono e non devono essere penalizzate. Conftrasporto ringrazia chi nel Governo e’ riuscito a bloccare una operazione di pura immagine e, pur comprendendo le difficolta’ esistenti, lavorera’ perche’ la giusta delusione, espressa  durante la “Berghem fest” che si è svolta ad Alzano Lombardo, alle porte di Bergamo, per il silenzio di importanti confederazioni che hanno evitato di riconoscere quanto invece sia stato importante l’articolo che ha abrogato il Sistri, si trasformi in un giusto riconscimento. Conftrasporto non puo’ che auspicare che la scarsa generosita’ non faccia demordere quegli uomini di governo che hanno saputo dare una risposta concreta alle aspettative di molte imprese che sono certamente d’accordo su un sistema di tracciabilita’ per i rifiuti, purche’ applicabile a tutti, esteri compresi, e soprattutto funzionante. Conftrasporto non deludera’ ‘ chi lavorera’ per l’interesse di oltre  360mila imprese, penalizzate dalle “geniali intuizioni” di qualche rappresentante del ministero dell’Ambiente e sara’ pronta a dar vita ad iniziative atte a sostenere, anche attraverso pubbliche dichiarazioni e prese di posizione  di ogni genere, chi operera’ per impedire la definitiva entrata in vigore di un sistema inutile e costoso.
Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto
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