Strada Facendo

“Matteoli non è più ministro dei Trasporti, al suo posto il presidente del Codacons?”

Non ce ne eravamo accorti, o forse la notizia ci è sfuggita, ma il titolare del ministero dei Trasporti dev’essere  cambiato. E Altero Matteoli probabilmente è stato sostituito dal signor Carlo Rienzi, presidente dei Codacons. Questo, almeno, verrebbe da pensare, ripercorrendo la vicenda che ha portato a nuove limitazioni per i Tir sulle  strade e autostrade italiane in occasioni di ponti o esodi. Cos’è accaduto? Presto detto.

I responsabili del Codacons (associazione che dovrebbe tutelare i consumatori ma che, come vedremo fra breve sembra stia facendo invece di tutto per danneggiarli) sono riusciti a ottenere dal Tar del Lazio un’ordinanza che impone al ministro dei Trasporti protempore di modificare il decreto sui divieti di circolazione aumentando i giorni nei quali la circolazione è vietata ai mezzi pesanti. Evidentemente al Codacons (e forse anche al ministero?) ignorano  che in Italia le merci viaggiano, e non certo per scelta degli autotrasportatori, prevalentemente su gomma. Per l’esattezza circa il 90 per cento delle merci. Altrettanto evidentemente al Codacons non sono documentati sulle statistiche ufficiali (Istat, Autostrade, ministeri competenti) dalle quali risulta chiaramente che nei giorni nei quali circolano i mezzi pesanti gli incidenti sono numericamente inferiori. E, ancora, a qualcuno sfugge probabilmente il fatto che è assolutamente necessario,  soprattutto per i prodotti ortofrutticoli e in genere di tutti quelli deperibili , che arrivino, in tempo utile, sui mercati europei, pena la perdita di quote di mercato a favore di medesimi prodotti provenienti da altri Paesi che competono con il nostro. Tutte argomentazioni che o sono sfuggite oppure  sono state considerate di secondo piano di fronte a quello che deve essere stato considerato (in modo erroneo visto i dati sugli incidenti) invece il vero valore assoluto da assumere a riferimento: la sicurezza dei cittadini. Argomentazione che se non fosse per l’errata valutazione sulle responsabilità dei tir negli incidenti (lo ribadiamo ancora) ci sentiamo di condividere in modo pieno e totale. La sicurezza deve essere un must per tutti. Ma il principio della sicurezza deve valere anche quando si parla dei costi minimi per il trasporto delle merci (quei costi che consentono di far viaggiare camion sicuri  – e non bombe a orologeria senza manutenzione – e autisti professionali – e non persone senza alcuna  esperienza “prestate” alla guida) che aiutano a determinarla attraverso il rispetto delle regole.

Ma tornando alla domanda iniziale, ovvero alla possibilità che il ministro matteoli sia stato sostituito dal presidente del Codacons, da cosa deriva questo sospetto? Semplice: da fonti del ministero si è appreso che il provvedimento emanato sui divieti altro non sarebbe che il recepimento integrale di quanto il presidente dei Codacons avrebbe comunicato al ministro sia per i giorni di divieto, sia per gli orari di entrata in vigore. A quando la convocazione del rappresentante dei Codacons al Consiglio dei ministri in sostituzione di un ministro ridotto a livello di un semplice esecutore di volontà altrui? Possibile che gli esperti  collaboratori del ministro non abbiano saputo cercare e individuare una strada che non intaccasse la dignità e il potere del ministro? Sovranità  popolare? Primato della politica? Interessi del Paese? Governo del fare? Ma di cosa stiamo parlando?  Il Paese sta evolvendosi verso una fase di non ritorno grazie a una classe politica dove gli inetti e i senza attributi – scusate la brutalità – stanno prevalendo sugli uomini. Poveri noi! O subiamo o reagiamo. Con l’augurio che si avveri la seconda ipotesi e con la certezza che, per chi scegliesse la seconda via, quella della reazione, la Fai è come sempre pronta a rappresentare gli interessi degli operatori.

PS: Cosa accadrà nell’immediato? La  previsione è facile a farsi: contrariamente a quanto pensano in molti, i Tir circoleranno perché le deroghe continuano a essere in vigore.  Il tutto , ovviamente, fra polemiche e veleni. Che non mancheranno di coinvolgere anche quello che forse è il vero obiettivo dei ricorrenti: ovvero fare un favore a chi , da tempo, chiede di aumentare in prossimità delle festività i divieti di circolazione dei mezzi pesanti. Cioè la società autostrade.

Paolo Uggè (presidente nazionale Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale Confcommercio)

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