Mario Lovelli, deputato Pd della Commissione Trasporti della Camera, ha sottolineato come su 237 miliardi di euro previsti dal Piano delle Infrastrutture strategiche del Governo, solo 93 miliardi sarebbero disponibili. “Non si possono fare mega-piani di sviluppo senza stabilire delle priorità”, ha detto Lovelli, “perché poi succede come la Tav Torino Lione e il Valico dei Giovi, ancora sulla carta. Evidentemente mancano le risorse, ma occorre calibrare il Patto di stabilità sulle esigenze degli enti locali, che poi sono quelli più coinvolti nelle opere che interessano i cittadini. Inoltre serve un’authority indipendente sui trasporti che stabilisca regole uguali per tutti, mentre oggi il settore è dominato dalle lobby, che condizionano l’azione del Governo”.
Sull’aumento dei premi assicurativi si è soffermato Claudio Donati, segretario generale di AssoTir, che rappresenta circa 3000 imprese di autotrasporto. “L’aumento dei premi degli ultimi anni ha fortemente penalizzato il settore”, ha ricordato Donati, “al Sud. Non dimentichiamo che il comparto è formato in gran parte da piccole imprese, che fanno fatica a sopravvivere”. Su 116.000 imprese infatti, 100.000 hanno meno di cinque dipendenti e la metà sono monoveicolo. “Spesso i vettori vengono sottopagati”, dice Giuseppe Mele, vice direttore Politiche Industriali di Confindustria, “ma la soluzione sta nella definizione di un quadro certo di regole. La fissazione di costi minimi, che a breve verrà estesa a tutti i contratti di trasporto, ridurrà l’efficienza e la concorrenza”.
Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale ha richiamato l’attenzione sugli incidenti: 4.237 morti nel 2010 (il 30% sotto i 30 anni), 1 milione di feriti e 30 miliardi di costi sociali. “È la più grossa sciagura del nostro Paese”, ha ribadito Salvati, “sulla quale serve una forte presa di posizione delle istituzioni”.
“Resta il nodo irrisolto delle burocrazia, che continua a frenare lo sviluppo del Paese e nessuno affronta”, ha concluso il presidente di Uea Elio Pugliese. “Ci auguriamo che questo incontro sia il preludio di un tavolo permanente tra istituzioni, imprenditori, assicuratori e consumatori, per affrontare finalmente i problemi del sistema Italia in un’ottica di largo respiro”.