Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un provvedimento per facilitare lo scambio transfrontaliero di informazioni sui reati relativi al Codice della Strada dei vari Paesi. Un provvedimento che si pone l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e garantire parità di trattamento tra i conducenti europei, indipendentemente dal loro Paese di residenza. La posizione del Consiglio verrà ora trasmessa al Parlamento europeo per il passaggio successivo. Durante la riunione dello scorso dicembre i ministri dei Trasporti dei Paesi membri avevano già raggiunto un primo accordo.
L’obiettivo del progetto è di consentire allo Stato membro in cui l’infrazione è stata commessa di individuare sempre il titolare del veicolo e quindi di indagare chi è personalmente responsabile del reato, anche se questi è un cittadino straniero. In questo modo le sanzioni verrebbero sempre applicate. Vengono cioè resi pubblici i registri di immatricolazione dei veicoli, e consultabili dalle forze dell’ordine di tutta Europa. La multa al trasgressore verrà comunque elevata dallo Stato in cui è stata commessa l’infrazione.
La direttiva sarà valida per questi reati: eccesso di velocità, mancato uso della cintura di sicurezza o del casco protettivo, mancato rispetto di un semaforo rosso, guida sotto l’influenza di alcool o droghe, uso improprio di corsie di emergenza o riservate al trasporto pubblico, utilizzo del telefonino mentre si guida. Questo elenco potrebbe essere ampliato in futuro. L’accordo non sarà valido però per tutta Europa. La legislazione di Danimarca, Irlanda e Gran Bretagna non consente infatti al momento questo scambio di informazione. Anche questi Stati potrebbero però entrare nell’accordo in un secondo momento.