“Tutti i gestori che hanno competenza sulle nostre vie di comunicazione”, ha spiegato Matteoli al termine del vertice, “hanno riconosciuto che si è registrata una sottovalutazione degli eventi climatici che incombevano e ciò ha determinato disfunzioni nelle azioni di intervento e di soccorso. Riteniamo che attraverso una più forte ed efficace informazione, un maggior coordinamento istituzionale e una rivisitazione, ove occorra, dei piani di intervento per l’emergenza, si possa evitare il ripetersi di eventi come quelli vissuti venerdì e sabato scorsi”.
Lunedì mattina il ministro era stato più diretto: “Chi ha sbagliato paghi”, aveva detto Matteoli, prima di ascoltare i vertici di Ferrovie, Anas, Autostrade per l’Italia e la Protezione civile.
Intanto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha depositato in procura a Firenze un esposto per il “grave disagio subito, nell’ambito del territorio regionale, dai cittadini in conseguenza del collasso della mobilità di venerdì scorso”. Nella denuncia si ipotizzano come reati l’interruzione di pubblico servizio e il rifiuto di atti d’ufficio. Rfi, Trenitalia, Società Autostrade, Salt, Anas e Ati Global Service: questi gli enti indicati nell’esposto e che secondo Rossi avrebbero dovuto attivarsi.
Il Pd, per voce del capogruppo in Commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, propone l’istituzione di un’Authority dei trasporti per la quale ha già presentato da tempo una proposta in Parlamento. “Quanto è accaduto sulle autostrade della Toscana è una vergogna nazionale”, ha detto Meta, “per la quale sarebbe opportuno evitare lo scaricabarile e assumersi le responsabilità. Una normale nevicata sull’Appennino non può diventare una disgrazia per migliaia di italiani imprigionati nelle proprie automobili senza assistenza ed informazioni adeguate. L’istituzione di un soggetto regolatore terzo consentirebbe di tenere acceso in maniera permanente un faro su tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano di trasporti e mobilità nel nostro Paese. Si potrebbero avere, così, garanzie maggiori di adeguati livelli di efficienza e dei servizi nei trasporti, a partire dalla concorrenza fino ai diritti dei viaggiatori. Il Governo però”, conclude Meta, “dovrebbe fare la sua parte e cominciare ad invertire seriamente le consolidate tendenze al trasporto effettuato prevalentemente su gomma, favorendo il rilancio della “cura su ferro” per dare risposte ai pendolari i cui disagi sono purtroppo quotidiani e non eccezionali”. Intanto mercoledì è prevista una nuova ondata di freddo e di neve a iniziare dal Nord-Ovest dello Stivale.