“Faremo pulizia ed entro la fine dell’anno, in collaborazione con le Province, cancelleremo dall’albo dell’autotrasporto le società che non hanno neanche un veicolo”. Ad affermarlo, sulle pagine del quotidiano La Repubblica di venerdì 15ottobre, è Bartolomeo Giachino, sottosegretario ai Trasporti, intervistato nell’ambito di un’ampia inchiesta nella quale si mettono il risalto “il subappalto del subappalto e il ribasso selvaggio dei prezzi, due tra i connotati più forti del far-west nell’autotrasporto, e l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’autotrasporto che si è mimetizzata meglio che in altri settori”. Secondo Cinzia Franchini, vice-presidente della Fita-Cna e lei stessa autotrasportatrice, intervistata dai giornalisti de La Repubblica, “sempre più imprese di autotrasporto adottano metodi illegali, riciclano denaro, evadono le tasse e praticano la concorrenza sleale”. E per Antonio Nicaso, docente ed esperto di organizzazioni criminali “negli ultimi anni la ‘ndrangheta e la camorra hanno investito pesantemente nell’autotrasporto perché i camion sono un’ottima copertura dei guadagni illeciti e un mezzo fondamentale per le varie attività: dal trasporto dei rifiuti a quello della droga”. Ogni previsione, a questo punto non può che essere catastrofica: “Avanti di questo passo”, secondo Cinzia Franchini, “il numero dei camionisti-schiavi aumenterà e di pari passo crescerà la loro pericolosità sulle strade”.