Introdotto anche l’obbligo agli autobus di spegnere il motore al capolinea e ai furgoni di spegnere durante il carico e scarico. Mentre è ancora rinviata la disposizione sulle vetrofanie da esporre sul parabrezza, con la classe di inquinamento, per facilitare i controlli.
Pochi gli aiuti per chi vuole cambiare mezzo. Oggi vi sono aiuti soltanto per le fasce a basso reddito: 3.000 euro (600 per cambiare il motore con impianti a metano o gpl) per cittadini che vogliono cambiare un’auto benzina e diesel Euro 0 e benzina Euro 1 e 2, che vivono nella zona dei divieti e hanno redditi bassi. “Fino alla fine dell’anno”, si legge su Repubblica, “anche le imprese potranno ancora chiedere incentivi per cambiare i propri furgoni, perché del bando di 5 milioni aperto la scorsa stagione c’è ancora qualche residuo. Finiti questi, per ora non sono stanziati nuovi finanziamenti. È prudente Marcello Raimondi, assessore regionale all’Ambiente: «I miei collaboratori sono al lavoro per garantire la maggior quantità di fondi possibili – spiega – c’è anche preoccupazione sui tagli previsti nella Finanziaria che il tavolo delle Regioni, speriamo, riesca a ridurre». Sulla gestione al risparmio degli ecoincentivi attaccano gli ambientalisti, con Carlo Monguzzi del Pd che avverte: «La politica dei divieti è inefficace se il cittadino non può utilizzare un mezzo alternativo». E Damiano di Simine, presidente lombardo di Legambiente: «Se i soldi mancano, c’è da dare un taglio ai grandi progetti di infrastrutture stradali che bloccano troppe risorse». Sulle soluzioni per l’ambiente ha avanzato le sue proposte il candidato sindaco del centrosinistra Stefano Boeri in un incontro con associazioni ambientaliste e mamme antismog: «Trasformare Ecopass in una tariffa di decongestione del traffico, ed estendere la ciclabilità»”.