A volte capita che le vacanze estive nascondano amare sorprese. Una delle più fastidiose riguarda i prezzi che, in barba alla crisi, continuano a crescere molto più del tasso annuo d’inflazione. E se alberghi e pacchetti tutto compreso sono in leggera flessione, una vera stangata è invece quella legata ai trasporti per raggiungere le località di villeggiatura. Secondo i dati Istat aggiornati a giugno, qualsiasi mezzo si scelga, il viaggio di andata e ritorno è più caro dello scorso anno. Pesante l’aumento trovato alle biglietterie ferroviarie (+9,5 per cento), mentre chi ha scelto le isole ha speso per il traghetto il 7,3 per cento in più. Più contenuto l’aumento dei trasporti aerei (+2,7 per cento), ma la voce si è già “rifatta” a luglio: secondo le prime anticipazioni fornite dall’Istat l’aumento è stato del 15,2 per cento rispetto a giugno e dell’8,2 per cento su base annuale. A pesare, naturalmente, sono i rincari dei carburanti (+9,9 per cento). E chi sceglie di spostarsi in auto subisce anche l’aumento dei pedaggi autostradali (+2,7 per cento).