Pressione degli pneumatici, i dispositivi che aiutano l’ambiente
Alessandro Cicuta
Più di due milioni di tonnellate di Co2: è questo il “risparmio ecologico” che l’Italia avrebbe potuto ottenere nel 2009 se tutti i veicoli alimentati a benzina e a gasolio avessero usato dispositivi di monitoraggio della pressione degli pneumatici. L’analisi nasce da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro, che ha sviluppato dati del Ministero dello Sviluppo Economico e della Commissione Europea. Secondo Tno (una società di ricerca olandese), l’uso di dispositivi di monitoraggio della pressione degli pneumatici porta a un risparmio di carburante, e quindi anche di emissioni di Co2, del 2,5 per cento. Pertanto, calcolando che per ogni litro di benzina consumato le emissioni di Co2 sono di 2,4 chilogrammi, mentre per ogni litro di gasolio consumato le emissioni di Co2 ammontano a 2,65 chilogrami, e disponendo dei dati sulle quantità di benzina e gasolio consumate lo scorso anno nel nostro Paese, è possibile ricavare che nel 2009 in Italia il parco circolante di veicoli alimentati a benzina ha emesso 31.350.920 tonnellate di Co2, mentre il parco circolante di veicoli alimentati a gasolio ha emesso 51.390.964 tonnellate di Co2. Grazie all’uso di sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici sarebbe stato possibile ridurre queste emissioni del 2,5 per cento e quindi evitare di emettere 783.773 tonnellate di Co2 per i veicoli alimentati a benzina e 1.284.774 tonnellate di Co2 per i veicoli alimentati a gasolio. In totale, dunque, nel 2009 l’Italia avrebbe potuto evitare di immettere nell’atmosfera 2.068.547 tonnellate di Co2.
Sono proprio calcoli di questo tipo che hanno portato a rendere obbligatorio in ambito europeo, a partire dal 2012, l’uso di sistemi di controllo della pressione degli pneumatici, che avvertono il conducente se la pressione dello pneumatico è significativamente inferiore a quella ottimale. Secondo un comunicato stampa della Commissione Europea, gli pneumatici possono perdere tra il 3 e il 6 per cento di pressione al mese. Si tratta di una perdita non osservabile direttamente dal conducente, e proprio per questo motivo i dispositivi di monitoraggio costante della pressione sono molto utili.
“Come si vede quindi, mantenere pneumatici alla giusta pressione di gonfiaggio è di cruciale importanza sia per ridurre i consumi e le emissioni di Co2 sia per circolare in condizioni di massima sicurezza”, commenta Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental Cvt Italia. “Proprio per questo motivo Continental da anni orienta la sua ricerca all’ottenimento dei migliori risultati in questo settore. Oggi, grazie all’intensa attività del “Dipartimento Ricerca e Sviluppo” Continental è riconosciuta come un centro di competenza nella mobilità sostenibile del trasporto di merci”.