Il Tar del Lazio, in particolare, ha accolto i ricorsi presentati contro l’aumento dei pedaggi in nove barriere autostradali del territorio romano presentati dalla provincia di Roma, supportata da 41 Comuni del territorio provinciale, della provincia di Rieti, di Pescara e dal Codacons. La decisione del Tar di sospendere il provvedimento che ha disposto l’aumento dei pedaggi autostradali a partire dallo scorso primo luglio è un principio valido per l’intero territorio nazionale.
I giudici, infatti, hanno sospeso l’efficacia del decreto con il quale il presidente del Consiglio, il 25 giugno scorso, facendo seguito a quanto previsto dalla manovra finanziaria, aveva individuato le stazioni da rendere a pagamento nel sistema autostradale italiano. L’aumento dei pedaggi scattato il primo luglio, come previsto dalla manovra, vale 83 milioni di euro nel 2010 e 200 milioni nel 2011, secondo quanto aveva riferito dal presidente dell’Anas, Pietro Ciucci.
Lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali sarà operativo dalla mezzanotte di oggi, mentre per i titolari di sistemi Telepass è già in vigore dalla mezzanotte di ieri.
Soddisfatti il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ha commentato la decisione dichiarando “che le istituzioni dimostrano di poter collaborare e funzionare al meglio nell’interesse esclusivo della collettività” e il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini secondo la quale “è una buona notizia per i cittadini e i pendolari del Lazio, che già affrontano tante difficoltà”. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, invita ora “il Ministero delle Infrastrutture a ridiscutere i termini del contratto di servizio con il concessionario monopolista per reperire i fondi attraverso una contrazione dei margini di profitto di Anas e non scaricandoli sulle spalle dei pendolari”.
Il Codacons, intanto, studia azioni di risarcimento a tutti gli automobilisti a cui consiglia di conservare le ricevute ottenute ai caselli. Per Federconsumatori e Adusbef lo stop agli aumenti “darà sollievo alle famiglie” proprio nel periodo di ferie e ai pendolari. Il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta ha osservato che “è stata fatta giustizia di un’incredibile forzatura del Governo” e rileva che “l’aspetto più spiacevole è stata l’assenza e l’indifferenza del ministro Matteoli, che aveva firmato il decreto attuativo giudicato illegittimo” e “del ministro dell’Economia che pensavano di fare cassa”.