Strada Facendo

Decreto legge sull’autotrasporto, Confindustria sempre più isolata

È una risposta politica ferma e chiara quella assunta da R.ET.E Imprese Italia e dal Movimento Cooperativo in merito al decreto legge sull’autotrasporto. Una presa di posizione, espressa in una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio e al ministro ai Trasporti Altero Matteoli, che elimina i dubbi che erano stati innescati dai rappresentanti di Confindustria attraverso prese di posizione che hanno visto coinvolti anche esperti del diritto comunitario e dei trasporti e che rafforza il valore dell’intesa raggiunta dal sottosegretario Bartolomeo Giachino a nome del Governo. I testi delle lettere chiedono esplicitamente che siano portate avanti con sollecitudine e con ogni iniziativa utile le modifiche alle leggi vigenti che disciplinano l’attività e i rapporti tra committenti e autotrasportatori che devono realizzarsi nel rispetto delle disposizioni sulla sicurezza sociale e della circolazione. “Si tratta di un’intesa, e lo ribadiamo ancora una volta, legittima che non prevede in alcun modo tariffe o prezzi ma che completando la riforma sulla liberalizzazione regolata, coinvolge nelle responsabilità, tutti i soggetti che concorrono ad una attività di trasporto”, ha detto il presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè commentando le lettere inviate da R.ET.E Imprese Italia e dal Movimento Cooperativo. “Le posizioni di Confindustria escono fortemente indebolite e sono invece confermate le sottolineature che, nel dare notizia dell’avvenuto accordo, evidenziarono come milioni di imprese, attraverso le associazioni di rappresentanza, si riconoscevano in nome della trasparenza, legalità e tracciabilità per garantire  sicurezza sociale e della circolazione ai consumatori e ai cittadini a quanto concordato con il Governo”.

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