Grazie alle segnalazioni dei cittadini e degli utenti della strada sulle criticità infrastrutturali si sono individuati gli attraversamenti più a rischio nella capitale, che ha portato alla stesura di un piano di intervento con lavori per i prossimi 3 mesi.
Per mettere in sicurezza le strisce pedonali viene utilizzata una vernice bianca, che garantisce maggiore luminosità sia di giorno sia di notte e in qualsiasi condizione atmosferica, antiscivolo e con una lunga durata garantita dalla resistenza ai fattori atmosferici e ai raggi UV. Tutti elementi che sono una garanzia per i pedoni che attraverseranno su strisce più visibili per gli automobilisti. Ma anche più sicure per i motociclisti, che non dovranno più temere le “scivolate” causate dalla vernice delle strisce.
“Quello che dobbiamo tenere presente è che Roma è anche una città turistica”, spiega Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania. “Un cittadino di Amburgo, Londra o Stoccolma sa che nella sua nazione l’attraversamento pedonale è “terreno blindato”. Da noi non è così e dobbiamo lavorare per cambiare l’approccio culturale degli automobilisti italiani. Lo scopo della Fondazione Ania non è solo quello di criticare ma anche di proporre soluzioni: la nostra filosofia è quella del “fare” e per questo siamo arrivati a questa iniziativa. Alla fine dei lavori ci faremo carico di monitorare l’efficacia degli interventi. Dopo l’etilometro e le strisce realizzeremo altri progetti con il Comune di Roma anche per il monitoraggio dell’incidentalità. Puntiamo a contribuire a rendere Roma un modello per la sicurezza stradale”.