Strada Facendo

La sicurezza sulle strade
in Italia e nel resto dell’Europa

Il sito della Polizia di Stato ha dedicato un interessante report sulla situazione della sicurezza stradale in Italia e negli altri Paesi d’Europa. Un argomento di estrema attualità, anche perché domenica c’è stata la giornata mondiale delle vittime della strada. Ecco il testo del documento (http://poliziadistato.it/articolo/17028-L_Europa_in_prima_linea_per_la_sicurezza_stradale).
Maggiore sicurezza sulle strade: è questa una delle priorità dei Paesi dell’Unione europea. La Commissione europea, l’organo decisionale dell’Unione, si è fatta interprete di questa necessità proponendo, insieme ad altre iniziative, la creazione di un’Agenzia europea per la sicurezza stradale da affiancare a quelle già esistenti per il trasporto ferroviario, aereo e marittimo.
L’80 per cento del trasporto in ambito europeo avviene infatti su gomma. Il progetto potrebbe essere inserito tra le iniziative del Programma d’azione europeo per la sicurezza stradale 2011-2020, anche in vista della realizzazione di un Codice della Strada europeo unico per tutti i Paesi.
Sul fronte attuativo, procedono le attività del progetto I.C.A.R.U.S. – Inter Cultural Approaches for Road Users Safety, finanziato dalla Commissione europea, al quale partecipano 31 rappresentanti delle organizzazioni di polizia e dei ministeri dell’Istruzione di 17 Paesi Ue. L’idea è nata da una iniziativa tutta italiana, il Progetto Icaro, una campagna di educazione stradale della Polizia di Stato per la prevenzione degli incidenti stradali.
Le varie iniziative adottate dimostrano, da un punto di vista statistico, che l’impegno dei singoli Stati europei ha determinato complessivamente un sensibile calo del numero delle vittime di incidenti stradali rispetto al 2001 (-33 per cento).
Le novità in Italia
Il disegno di legge sulla sicurezza stradale, attualmente in fase di riesame alla Commissione lavori pubblici del Senato, si concentra sugli strumenti della “prevenzione attiva”, per contrastare i comportamenti a rischio di chi guida. Tra le misure allo studio contro gli eccessi alcolici di chi si mette al volante (0,5 g/l il livello massimo consentito) figura l’obbligo per i ristoranti di munirsi dei precursori: strumenti simili agli etilometri che misurano la positività all’alcol senza stabilire il tasso alcolemico. Attualmente sono obbligatori solo per i locali da ballo. Il cliente potrà comunque decidere liberamente se sottoporsi al test.
Sul tavolo anche l’incentivazione dell’uso della tecnologia applicata ai trasporti, come il sistema “Tutor” per il controllo della velocità.
Dati alla mano, gli incidenti con esito mortale verificatisi nei primi otto mesi del 2009 sulla rete stradale italiana sono diminuiti del 15,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. La percentuale si abbassa ulteriormente se si considerano le cifre relative alla sola rete autostradale in concessione, con una flessione superiore al 28 per cento.
Cosa accade negli altri Paesi
In Francia, la lotta all’alcol e alla velocità ha fatto quasi dimezzare la mortalità sulle strade negli ultimi sette anni, grazie alla distribuzione sul territorio di un numero sempre crescente di autovelox. Quanto ai deterrenti, basti pensare che superare il tasso di alcolemia di 0,5 g/l comporta la decurtazione di ben sei punti della patente su un totale di dodici. Inoltre la velocità media su strada è diminuita, mentre il numero di coloro che allacciano le cinture di sicurezza è praticamente pari al 100 per cento (e all’85 per cento per i passeggeri che siedono sul sedile posteriore).
Per quanto riguarda la Spagna, oltre alle sanzioni per il mancato rispetto dei limiti di velocità e alla perdita dei punti patente, grande efficacia hanno avuto i controlli radar, l’uso di elicotteri con telecamera e i test etilometrici. Un ruolo non secondario è stato svolto da campagne pubblicitarie dai toni forti e di grande impatto. Risultato: il 2008 ha visto una flessione delle vittime della strada pari al 20,4 per cento rispetto all’anno precedente.
La Germania è l’unico Paese europeo dove non è previsto alcun limite di velocità su circa il 50 per cento dell’intera rete autostradale, anche se si tratta di percorsi con particolari caratteristiche e per i quali comunque la velocità raccomandata è di 130 Km/h. La necessità di una maggiore sicurezza sulle strade è molto sentita in tutti i Land tanto che, a livello federale, sono stati adottati vari provvedimenti mirati come l’innalzamento delle multe per le infrazioni che causano il maggior numero di incidenti: passaggio col rosso (da 40 a 80 euro), divieto di sorpasso (da 40-150 a 80-200 euro) guida sotto l’effetto di alcol o droga (da 250 euro per la prima violazione ad un massimo di 1500 euro per la terza). Intano a Berlino la polizia stradale ha deciso di non rendere più pubblica l’ubicazione degli strumenti di controllo della velocità.
In Gran Bretagna il tasso alcolico massimo consentito è di 0,8 g/l. Ma chi guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto droghe rischia fino a 6 mesi di carcere, una multa fino a 5 mila sterline oltre all’attribuzione di 11 punti di penalità sulla patente se, in via eccezionale, non è sospesa. L’interdizione dalla guida parte da un minimo di 3 anni per chi viene fermato al volante in stato di ebbrezza per la seconda volta nell’arco di 10 anni.

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