Strada Facendo

A Roma una scatola rosa
difenderà le donne al volante

Donna al volante pericolo costante, ma anche donna al volante in pericolo costante. Per questo motivo il Comune di Roma consegnerà a partire dal mese di novembre le prime mille “scatole rosa”. Nonostante l’assonanza del nome, le scatole rosa non hanno molto in comune con le scatole nere degli aerei. Non registreranno infatti percorso, velocità e altri dati dei veicoli sui quali saranno montate, ma saranno utili per la difesa delle donne. Le scatole rosa sono infatti pensate per quelle automobiliste che viaggiano sole la sera o di notte e che sono residenti in zone periferiche o isolate. L’aumento del numero di violenze e stupri in particolare nelle grandi città (Roma e Milano) ha spinto l’amministrazione guidata da Gianni Alemanno ad avviare il progetto. Le scatole rosa sono dei semplici telecomandi con un dispositivo satellitare che vengono collegate con la più vicina centrale operativa dei vigili urbani. In caso di incidente sono in grado di chiedere automaticamente l’assistenza stradale, ma non solo. Qualora la conducente fosse vittima di un’aggressione, o se soltanto si sentisse in pericolo per la presenza di personaggi sospetti, schiacciando un bottone potrà lanciare un sos alla centrale operativa della polizia locale. Il sistema è già stato adottato a Milano e parte da un’iniziativa del ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, grazie a un protocollo con la Fondazione Ania per la sicurezza stradale. Simili dispositivi sono in commercio da qualche mese anche grazie ad alcune aziende private specializzate in sistemi di sicurezza della persona. “Le mille destinatarie delle scatole rosa”, ha spiegato il delegato del sindaco per la sicurezza stradale, Roberto Cantiani, “saranno scelte attraverso un bando che si basa su una ricerca sociologica. Il bando partirà il 3 ottobre e resterà aperto un mese”. In novembre, poi, ci sarà la consegna delle scatole.

Exit mobile version