Come ricorda la Fondazione Ania, nell’ultimo anno in Italia, a causa degli incidenti stradali, hanno perso la vita ogni giorno 11 persone, in totale 3.860 morti. I feriti sono stati oltre 900mila nell’ultimo anno, 100mila dei quali hanno riportato invalidità permanenti gravi. Sulle strade sono a rischio non solo i 40 milioni di automobilisti, ma anche i passeggeri, i motociclisti, i ciclisti e i pedoni. L’Italia è, infatti, il primo Paese in Europa per percentuale di morti sulle due ruote, il terzo per i pedoni e i ciclisti.
“Pensaci” è l’invito della campagna, che induce a una riflessione profonda su come determinate condotte di guida possano causare dolori a se stessi e agli altri. Un messaggio trasmesso utilizzando la metafora del “Circo della strada”.
“Il traffico, come la vita”, spiega Oliviero Toscani, “è un grande circo che va in scena ogni giorno. Ogni partecipante ha il suo ruolo, i suoi tempi scenici e il suo obiettivo; bisogna che tutto funzioni al meglio perché si arrivi alla fine dello spettacolo senza intoppi. Anche i clown più esuberanti devono essere professionisti molto seri”.
Credits: Fondazione Ania