“Se davvero la sicurezza stradale è una delle priorità dell’Italia il Governo non può non sostenere le aziende che rinnovano le flotte”. E’ un imprenditore giovanissimo, Diego Turati, esponente della nuova generazione di una famiglia il cui cognome è da decenni a Verona sinonimo di professionalità nel mondo dell’autotrasporto, ma ha già le idee chiarissime su quali strade occorre percorrere per costruire un futuro per un settore che da sempre fa da traino per l’economia. Una visione chiarissima che il giovane esponente dell’azienda di famiglia guidata dai fratelli Paola, Francesco e Giovanni Turati dal quartier generale di Verona, al Quadrante Europa, realizzato su un’area di 50mila metri quadrati adibita a terminal e al servizio di trasporto containers, (mentre a Colognola ai Colli un’area di 40mila metri quadrati adibita al servizio di stoccaggio e di trasporto di merce in Adr) ha mostrato di possedere davanti alle telecamere in occasione del video (clicca qui per vederlo) realizzato in occasione del trentesimo anno d’attività della Fai, federazione autotrasportatori italiani, scaligera a cui la Turati Ovidio srl è da sempre associata. Un video che il presidente Moreno Santarosa e il segretario Alessio Sorio hanno voluto realizzare in chiave “giornalistica”, perché, proprio attraverso le interviste ai più giovani associati, fosse destinato a rappresentare un preciso messaggio al mondo politico, un invito ad affrontare e risolvere i tanti problemi del settore e non solo. Come per esempio la sicurezza stradale, messa spessissimo in pericolo dal fatto che su strade e autostrade italiane circola una delle flotte di mezzi pesanti più vecchie (e dunque pericolose e inquinanti) d’Europa. Camion pericolosi, come sottolinea Diego Turati, particolarmente sensibile, come molti altri imprenditori della sua età, all’aspetto ambientale, e dunque da sostituire. Ma una condizione: che lo Stato faccia la propria parte, sostenendo economicamente la imprese intenzionate a rinnovare le flotte. Possibilmente con i fatti e non solo con belle parole.
