“Apprendiamo con grande soddisfazione il parere della Commissione europea rispetto alla controversia che da anni vede contrapposte Italia e Austria sul tema del transito delle merci attraverso l’asse del Brennero, parere che rappresenta una vittoria significativa per il nostro Paese e per le imprese che quotidianamente muovono l’economia nazionale, portando il made in Italy verso il Nord Europa”. Con questa parole Riccardo Morelli, presidente di Anita, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese dell’autotrasporto merci e della logistica, ha commentato il “verdetto” con il quale la Commissione europea ha riconosciuto le ragioni dell’Italia nel dare inizio a un’azione giudiziaria nei confronti dell’Austria, messa sotto accusa da anni ormai dalle associazioni di autotrasportatori italiani per la sua decisione di impedire quello che l’Europa unita ha invece sancito: la libertà di circolazione di persone e merci. La Commissione ha di fatto confermato che l’Italia ha avuto ragione nel ricorrere, come può fare qualunque Stato membro, alla Corte di giustizia dell’Unione europea quando reputi che un altro Stato ha mancato a uno degli obblighi a lui incombenti in virtù dei trattati”, contro quattro tipologie di divieti del Tirolo lungo l’asse del Brennero: divieto notturno; divieto settoriale di circolazione per alcune merci; divieto invernale di circolazione nelle giornate di sabato; sistema “contagocce”, che limita la circolazione dei mezzi pesanti e del traffico merci a Kufstein, in direzione dell’Italia. “Anita esprime un sentito ringraziamento al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, per aver sollecitato il Governo italiano a intraprendere l’iniziativa nei confronti dell’Austria, dimostrando di credere fermamente nelle ragioni evidenziate dall’associazione”, ha commentato sempre Riccardo Morelli che ha voluto ringraziare anche tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere questo risultato. “Garantire la libera circolazione e la concorrenza leale tra le imprese è di fondamentale importanza per la competitività dell’economia nazionale”, ha concluso il numero uno di Anita. “Abbiamo sempre sostenuto che le varie misure austriache contro il transito delle merci attraverso il Tirolo sono discriminatorie e contrarie al principio della libera circolazione delle merci e che oltre a ledere le normative comunitarie comportano un grave danno all’economia italiana” , ha aggiunto Thomas Baumgartner, past president di Anita con delega al Brennero. “Siamo contenti della netta presa di posizione della Commissione europea che dà ragione alle nostre tesi, confermando che le giustificazioni espresse dall’Austria rispetto alla sicurezza della circolazione e alla tutela ambientale non sono valide”.