Icaro è il nome del giovane che, secondo la leggenda, non riuscendo a trovare la strada per fuggire dal labirinto in cui era stato rinchiuso sull’isola di Creta si fece costruire dal padre delle ali, finendo però miseramente. Ikaros è invece il nome della Fondazione che si è ripromessa di far trovare a moltissimi giovani la strada per entrare nel mondo del lavoro senza perdersi nel labirinto della disoccupazione. Impresa non semplice, come conferma anche il rapporto annuale Istat , citato dagli stessi responsabili di Ikaros, in cui si legge che “il 2023 ha registrato sempre più difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro” con spesso una mancanza di “giusti canali di collegamento tra scuole e aziende”. Un rapporto che non ha però fermato i responsabili della fondazione bergamasca, decisi a cercare una nuova strada per il mondo del lavoro, con una destinazione in particolare: quella dell’autotrasporto e della logistica. Una strada lungo la quale i responsabili della fondazione hanno subito trovato un importante compagno di viaggio, GiMaTrans, operatore logistico della Bergamasca, pronto a ospitare gli studenti in azienda per completare il percorso di formazione accompagnandoli direttamente nel mondo del lavoro. Con due giovani guidati fino al traguardo, felici di aver trovato la loro strada professionale, di aver avuto l’opportunità di costruirsi un futuro: Omaima Ouajil, studente che ha svolto il suo percorso formativo in GiMaTrans nell’area Customer service (occupandosi del processo di inserimento degli ordini, tramite il Tms – Transport management system, essenziale per garantire la massima efficienza nella pianificazione viaggi) entusiasta della scelta fatta che gli ha permesso, afferma, “di imparare a lavorare al meglio con il software gestionale interno, grazie al quale viene generata la documentazione indispensabile alla gestione dei viaggi, facendo confermare la mia passione per questo settore” , e Mbaye Ciss che in Ikaros frequenta l’indirizzo informatico e in GiMaTrans i è impegnato nello sviluppo di una nuova applicazione online, con lo scopo di creare più sedi di controllo virtuali per gestire al meglio l’intera flotta GiMaTransI. Anche lui visibilmente siddisfatto per aver potuto “contribuire durante il periodo di stage a sviluppare un sistema locale sul server aziendale, una console in grado di rendere più immediata la disposizione della flotta per dimensionarla al meglio giorno per giorno utilizzando i dati disponibili nel software di pianificazione dei viaggi, implementando funzioni per catalogare informazioni e semplificando i passaggi delle operazioni, rendendo i processi più efficienti” . “Omaima e Mbaye hanno dimostrato di essere un valido supporto per la nostra azienda in questi mesi e la loro preparazione scolastica ha fatto la differenza”, ha commentato Fabio Orbello, direttore operativo di GiMaTrans, che ha supervisionato questa iniziativa dall’inserimento dei ragazzi in azienda, fino alla presentazione della loro esperienza, confermando la volontà dell’azienda a “dare ancora più consistenza alla maturazione delle esperienze ‘sul campo’ dei giovani che hanno scelto l’indirizzo di logistica, proponendo giornate formative per mostrare loro, per esempio, l’operatività dell’ufficio traffico, il lavoro in officina ma anche la cabina di un bilico”. Con l’augurio di trovare presto anche la “merce più rara” che si possa cercare oggi per un camion: un giovane autista.