“La decisione presa dal Consiglio europeo di dare un futuro ai motori endotermici per auto e furgoni, prevedendone l’uso con i carburanti sintetici oltre il 2035, rappresenta una scelta strategica importante e positiva, che supera la logica sbagliata di affidare il futuro della mobilità solo all’elettrico ma includere gli e-Fuels e non i Bio-Fuels, rappresenterebbe una scelta incomprensibile sul piano tecnico, ambientale e funzionale, considerato che il vero target della regolamentazione europea in materia di transizione energetica è la decarbonizzazione, a prescindere dalla tecnologia utilizzata, oltre ad avere pesanti ricadute sul piano economico e sociale per il nostro Paese”. Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto, con delega ai Trucks&Van, non ha dubbi: l’Europa non può accantonare i biocarburanti di fonte rinnovabile, e lo ha voluto tibadire con forza proprio nell’immediata vigilia dell’incontro dei 27 ministri europei dell’Ambiente chiamati a pronunciare il “verdetto” definitivo. “L’Italia deve insistere con la Commissione europea sulla necessità di salvaguardare il futuro dei motori termici, utilizzando tutti i carburanti di fonte rinnovabile, sia sintetici sia biologici”, ha aggiunto Massimo Artusi, convintissimo che “per i veicoli commerciali medio-pesanti e autobus, dil Bio-Ln appaia sempre più come l’unica soluzione tecnologica percorribile per sostituire il gasolio in modo ambientalmente ed economicamente sostenibile”.