“L’ecobonus destinato all’acquisto dei veicoli commerciali? Ha tutto l’aspetto di un’occasione persa soprattutto perché appare difficile capire la motivazione che ha portato all’”apertura” ai mezzi commerciali ad alimentazione elettrica (con rottamazione obbligatoria) e alla “chiusura” invece ad altre alimentazioni a basso impatto ambientale, che possono contribuire in maniera importante alla transizione ecologica del comparto e alla riduzione dell’inquinamento”. A denunciarlo, ipotizzando il rischio, più che concreto, che l’ecobonus rischi così di restare inutilizzato, è il vicepresidente di Federauto con delega a Truck &Van, Massimo Artusi che ha definito la manovra decisa dal Governo a vantaggio delle sole piccole e medie imprese , attraverso il decreto della presidenza del consiglio dei ministri “Automotive” del 6 aprile, “meglio del nulla che si stava profilando per il comparto, ma ancora troppo poco”.”Siamo solo in parte soddisfatti dell’inserimento nel provvedimento dei veicoli di categoria N1 e N2 ma è facile prevedere che l’incentivo all’acquisto dei soli mezzi ad alimentazione elettrica, a beneficio delle Pmi sarà difficilmente utilizzabile” ha affermato Massimo Artusi, invitando il Governo a “integrare tempestivamente la misura per renderla più efficace e favorire le Pmi attraverso l’apertura a tutte le formule di acquisto/possesso utilizzate dagli operatori già con l’Ecobonus 2021. Correttivi”, ha concluso il vicepresidente di Federauto , “ necessari a rendere il provvedimento più aderente alle dinamiche del mercato. Considerato poi , che il provvedimento non esaurisce lo stanziamento totale previsto e che per il 2023 e il 2024 saranno, dunque, disponibili ancora 300 milioni l’anno l’auspicio è che che da questi residui, opportunamente ampliati per i prossimi esercizi, si possa attingere per sostenere più concretamente la filiera della logistica che, proprio nei veicoli commerciali ha lo strumento insostituibile per la distribuzione dell’ultimo chilometro che tanto impatta sull’ambiente e sulla sicurezza”.