Si scrive Esterovestizione, si legge evasione fiscale internazionale. Un reato che negli ultimi anni si è fatto sempre più strada e non solo per modo di dire: anche nel senso più letterale del termine, visto che sono stati numerosi gli imprenditori del settore del trasporto che hanno deciso di costituire o trasferire un’azienda all’estero scegliendo Stati, in particolare nell’Europa dell’Est, dove il carico fiscale è più basso e che non consentono lo scambio d’informazioni, “dimenticando però per strada” l’obbligo di gestire l’impresa estera in modo corretto . Un fenomeno che una miniriforma del 2018 ha tentato di fermare, introducendo alcune modifiche nel Codice stradale nazionale per fare chiarezza negli ormai numerosissimi “casi” che vedevano come protagonisti veicoli con targa estera che circolano in Italia, condotti da conducenti residenti e non residenti, e che recentemente è tornato nuovamente sotto i riflettori, con nuove norme introdotte dal Decreto Milleproroghe che hanno nuovamente modificato il Codice della strada. Modifiche che i responsabili di Egaf, casa editrice nata nel 1977 e diventata negli anni protagonista assoluta dell’informazione professionale su circolazione stradale, motorizzazione e trasporti, illustreranno agli operatori della vigilanza stradale in una serie di incontri di aggiornamento in presenza tenuti da Giandomenico Protospataro, dirigente di Polizia stradale e Gianni Sansonne, commissario di polizia locale. Incontri gratuiti (che “partiranno” da Roma martedì 22 marzo, con appuntamento al Mercure Roma West di viale Eroi di Cefalonia, per proseguire poi a Napoli, mercoledì 23 al Teatro Palapartenope di via Corrado Barbagallo, a Genova giovedì 31 marzo, a Pordenone martedì 5 aprile, a Padova giovedì 7 aprile e a Bentivoglio, in provincia di Bologna, venerdì 8 aprile) durante i quali verranno analizzate tutte le novità in materia di circolazione in Italia dei veicoli immatricolati all’estero dopo la riforma del 2022, con particolare attenzione ai seguenti temi: circolazione internazionale in Italia; veicoli esteri appartenenti a residenti in Italia; veicoli esteri utilizzati da persone residenti in Italia; documentazione e registrazione; sanzioni e procedure. Per iscriversi, fino ad esaurimento dei posti, basta navigare sul sito di Egaf, società che con questa iniziativa si propone di fare chiarezza su un fenomeno molto diffuso ma sul quale non è ancora stata fatta un’adeguata informazione.