Non ci sono solo la mancanza di conducenti, l’aumento dei carburanti, i controlli dei Green pass o le proteste dei no vax a mettere a rischio la possibilità che le imprese di autotrasporto possano continuare a effettuare le consegne e che, dunque gli italiani possano trovare le merci nei negozi: a rischiare di fermare i camion (e con loro l’economia e la “vita normale” di ogni giorno del Paese, considerato che su gomma continua a viaggiare la stragrande maggioranza non solo dei prodotti finiti ma anche delle materie prime da lavorare nelle industrie e nelle aziende artigianali) c’è anche la carenza di Adblue, l’additivo che serve ad abbattere le emissioni inquinanti dei mezzi diesel di ultima generazione. A lanciare l’allarme sono i responsabili di Fita Cna Toscana precisando che nell’ultimo mese “l’unico produttore italiano dell’additivo, la Yara di Ravenna, ha deciso che il prodotto non è più commercializzabile a causa dell’aumento del prezzo del metano, indispensabile per sintetizzare gli elementi di cui è composto l’AdBlue. In due settimane”, si legge in una nota dell’associazione, “ il costo dell’Adblue è incrementato da 250 a 500 euro a tonnellata e la situazione non potrà che peggiorare”. Previsione esageratamente negative? Probabilmente no, considerato che “questione economica a parte, se questa sostanza non verrà più prodotta i mezzi si fermeranno e non sarà possibile ripartire in nessun modo”. I responsabili di Fita Cna hanno anche aggiunto che “altri produttori europei sono stati costretti ad aumentare il prezzo e ad abbassare la produzione, con la conseguente carenza del prodotto sul mercato. Senza un intervento immediato, presto non saremo più in grado di rifornire supermercati e negozi di ogni bene, tra cui i generi alimentari principali”, ha denunciato Michele Santoni, presidente di Fita Cna Toscana. “La mancanza di AdBlue è un problema non da poco, visto che nelle ultime settimane la rete di distribuzione sembra essere totalmente sprovvista. In Italia abbiamo circa 1,5 milioni di mezzi pesanti che non potranno circolare senza l’additivo, quindi rischiamo un blocco forzato della categoria”. Fita Cna Toscana ha chiesto che il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e il ministero della Transizione ecologica adottino misure che possano permettere ai produttori di tornare a commercializzare l’AdBlue.