Si chiama “sindrome della capanna” ed è uno degli “effetti collaterali” causati dalla pandemia di Coronavirus sulla nostra mente: è la paura di “uscire di casa” con il rischio di entrare a stretto contatto con estranei che possano contagiarci. Una sindrome che sta colpendo anche moltissimi vacanzieri, come conferma un articolo pubblicato da TgCom24 (cliccate qui per la lettura integrale) spaventati dall’idea di trovarsi a stretto contatto con estranei su treni e aerei, ma anche in spiaggia, al ristorante, nella hall dell’albergo o in coda per entrare in piscina. Una sindrome che colpirebbe addirittura un italiano su tre “contagiando” in particolare quelle persone che già prima della pandemia erano particolarmente ansiose come spiega Elisa Castellano, psicologa dello sviluppo e della comunicazione, interpellata a proposito delle nuove paure degli italiani dal tour operator digitale Tramundi. Offrendo ai vacanzieri più preoccupato una serie di consigli per affrontare un viaggio godendo dei benefici tipici di una vacanza…. Iniziando magari a “uscire di casa per piccoli giri nei dintorni di casa, poi con una gita fuoriporta, o con un weekend o una mini vacanza in un borgo italiano, ampliando gradualmente la percorrenza”.