Meglio tardi che mai, recita un vecchio detto. Un modo di dire che sta “circolando” in modo particolare in questi giorni fra i lavoratori del trasporto e della logistica che sono stati riconosciuti come “categorie prioritarie per la vaccinazione anti Covid, come “ufficializzato” da un documento pubblicato dall’Inail. O meglio: sono stati “finalmente riconosciuti”, come sottolinea, fin dal titolo, il comunicato stampa con cui i responsabili di Alis, Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile diventata fra le principali realtà di riferimento del popolo del trasporto e della logistica, con oltre1.530 aziende associate per un totale di oltre 185mila unità di forza lavoro, commentano la notizia dell’attesissimo riconoscimento. Una notizia sicuramente positiva, anche se clamorosamente in ritardo rispetto a quanto decine e decine di migliaia di operatori del settore, costretti a viaggiare da oltre un anno in mezzo al rischio d’essere contagiati, si sarebbero probabilmente attesi. Un “particolare”, quest’ultimo, sottolineato dal vicepresidente e direttore generale di Alis, Marcello Di Caterina, che commentando il nuovo documento (elaborato dai funzionari dell’Inail insieme ai responsabili dei ministeri del Lavoro e della Salute, della Conferenza delle Regioni, delle Province autonome e della struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza, fornendo criteri di tipo quantitativo e qualitativo per definire le priorità della somministrazione nei luoghi di lavoro) ha parlato del “ruolo essenziale svolto dal settore fin dall’inizio dell’emergenza garantendo la regolare continuità degli approvvigionamenti nell’intero Paese. Siamo soddisfatti che il nuovo documento tecnico-operativo per le vaccinazioni anti-Covid pubblicato dall’Inail abbia accolto l’appello di Alis che aveva chiesto al Governo Draghi di riconoscere gli operatori del trasporto e della logistica tra le categorie prioritarie della campagna di vaccinazione”, ha aggiunto Marcello Di Caterina che ha evidenziato infine come “il nuovo documento suddivida i settori di attività in tre macro-gruppi, per tutelare in via prioritaria i lavoratori a maggior rischio di contagio attribuendo la classe di “Priorità Uno” agli oltre 600mila lavoratori che operano nel trasporto terrestre, marittimo e aereo, cioè la stessa classe in cui sono giustamente state inserite anche alcune categorie già sottoposte alla campagna di vaccinazione, come gli operatori sanitari o le forze dell’ordine”. “Ringraziamo l’intero Governo per lo stato di avanzamento della campagna vaccinale e per aver colto un’esigenza importante per tanti lavoratori che operano incessantemente nei trasporti, ma anche nella grande distribuzione, nei supermercati e nel commercio al dettaglio”, ha concluso il direttore generale di Alis, condividendo i le parole espresse dal ministro Orlando che ha sottolineato come tali lavoratori abbiano contribuito in questi mesi di emergenza sanitaria a non far fermare il Paese nei settori essenziali”.