Strada Facendo

Il virus ha viaggiato su questi autobus, treni, in queste sale d’attesa: 32 tamponi lo confermano

Quasi 700 veicoli, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, treni,traghetti, oltre a biglietterie, sale di attesa e stazioni metro sottoposti a un vero e proprio ceck-up per scoprire quanto “viaggia” su questi mezzi e in questi ambienti il virus Covid-19. A realizzare la “campagna verifica della corretta applicazione delle misure anti-covid sui mezzi di trasporto pubblico”, sono stati i carabinieri del comando per la Tutela della salute, che d’intesa con il ministero della Salute, hanno fatto scattare i controlli scoprendo 65 irregolarità, in gran parte relative all’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio, come la mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, un’inadeguata informazione agli utenti sulle norme di comportamento e il numero massimo di persone ammesse a bordo, l’assenza di distanziatori posti sui sedili e di erogatori di gel disinfettante o il loro mancato funzionamento. Complessivamente sono stati deferiti alle Autorità giudiziarie quattro responsabili di aziende di trasporto, per non aver predisposto le procedure di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori, e sono stati sanzionati altri 62 responsabili per irregolarità amministrative. Tra i 756 tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto. Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito e il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale.

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