Strada Facendo

Bracchi, seminare nel trasporto dei trattori ha permesso di raccogliere ottimi frutti

Per far crescere un’azienda agricola sono indispensabili molte cose. Per esempio i trattori, mezzi che possono essere però utilissimi anche per far crescere un’azienda di autotrasporto. Come racconta la storia della Bracchi autotrasporti, azienda che sul trasporto dei mezzi agricoli (che i “pionieri” trasportavano sui treni, scaricandoli fra mille peripezie nelle stazioni dove venivano ritirati dal cliente) ha creduto da subito, “seminando” così bene da arrivare a raccogliere i frutti migliori: già negli anni ’90 ai vertici nazionali ed europei del settore, oggi l’azienda logistica con headquarter a Fara Gera d’Adda, in provincia di Bergamo, è  infatti tra i leader europei del settore con oltre 1.500 trasporti eccezionali effettuati l’anno, ossia il 15 per cento di quanti ne vengono prodotti dai principali player del mercato. Un traguardo raggiunto partendo da lontano, quando per rispondere alle nuove esigenze del trasporto su gomma il colosso della logistica bergamasco realizzò, grazie a una partnership tecnologica con due case costruttrici di semirimorchi, la soluzione dei semirimorchi a collo staccabile con sospensioni pneumatiche, che da allora rimane il modello di riferimento, e continuando a investire nella tecnologia, facendosi trovare sempre pronti a offrire una soluzione a ogni problema, a rispondere a ogni domanda. Compresa quella di moltiplicare le consegne sull’onda di un’autentica esplosione di commesse arrivate negli ultimi mesi, dopo la pausa della pandemia, con richieste che, come si legge in una nota diffusa dall’azienda, “ stanno facendo impennare un mercato sempre più focalizzato nella ricerca di mezzi”. E questo soprattutto con la tecnologia dell’internet of things, ovvero . l’internet delle cose, pronto a far viaggiare le trattative a velocità siderali attraverso una rete di “oggetti intelligenti” in grado di connettersi per elaborare e comunicare dati e accedere a informazioni rese disponibili da altri; ricevendo e trasmettendo un mare informazioni. Una nuova “onda tecnologica” che i responsabili di Bracchi hanno cavalcato come veri e propri campioni di surf, portandoil fatturato della divisione mezzi agricoli a crescere del 35 per cento sul 2020 con previsioni di un assestamento sopra i 25 milioni di euro sommando le attività della sede storica di Bergamo e la filiale di Lublin, in Polonia. Una quota non indifferente del fatturato totale, di 142 milioni di euro, con cui è stato chiuso il 2020. “Il settore agricolo è una nostra specializzazione storica, e siamo orgogliosi di essere tra i leader europei da decenni”, spiega Mauro Crippa, responsabile operativo di Bracchi. “Abbiamo investito in tecnologia e ricerca per trovare le soluzioni su misura per la logistica e il trasporto di mezzi agricoli e industriali che diventano sempre più grandi e pesanti e necessitano di mezzi tecnologicamente all’avanguardia per essere trasportati. Da trent’anni abbiamo l’onore di annoverare tra la nostra clientela le maggiori multinazionali del settore, che serviamo sia per la parte trasporti sia per la parte logistica. Grazie alle competenze sviluppate, all’affidabilità e alla qualità offerta ai nostri clienti abbiamo potuto stringere e consolidare partnership di lungo periodo con imprese di portata mondiale”. Obiettivi che l’azienda (che per mantenersi sempre ai massimi livelli, solo in quest’ultimo anno ha investito 2,8 milioni in innovazione, dotandosi dei più evoluti semirimorchi a collo staccabile a tavola stretta, sia telescopici sia non, ma anche di trattori stradali a tre assi leggeri ultralight) ha raggiunto grazie a che alla capacità di assistere il cliente durante ogni fase del trasporto: dall’analisi del carico alla pianificazione del percorso, dall’espletamento degli iter burocratici e procedurali fino alla richiesta dei permessi e all’organizzazione delle scorte per i trasporti eccezionali. Supportando, in fase di carico e scarico, il trasporto eccezionale di macchinari agricoli con equipaggiamenti specifici, come carrelli, gru e sistemi di vertical transport che consentono di realizzare consegne direttamente in fiera o in cantiere.

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