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Autisti e magazzinieri: a chi è sempre a contatto con altri va la precedenza nelle vaccinazioni

Gli autisti, i magazzinieri e in generale tutti gli operatori del trasporto e della logistica, settori fondamentali per l’intero comparto economico nazionale, che hanno garantito, fin dall’inizio della pandemia, il continuo rifornimento delle merci, a cominciare dai farmaci e dai generi di prima necessità devono essere inclusi tra le categorie prioritarie alle quali somministrare il vaccino anti Covid-19. A chiederlo sono i responsabili dell’Osservatorio territoriale del trasporto e della logistica di Milano, Monza e Brianza, Lodi, che in una lettera inviata al Governo, al commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Domenico Arcuri e ai Ministeri di competenza sottolineano come l’inserimento di questi lavoratori già nella prima fase di somministrazione dei vaccini sia indispensabile per “consentire la continuità in condizioni di massima sicurezza di questi servizi strategici, fatto salvo ovviamente il principio di volontarietà . Queste tipologie di lavoratori svolgono, per forza di cose, le loro funzioni a stretto contatto fra loro, ma soprattutto con i destinatari delle merci – lavoratori anch’essi o anche privati cittadini – e si spostano continuamente in ambito locale, fra le diverse regioni italiane e all’estero”, si legge nel documento firmato dal presidente Claudio Fraconti. “Per questi motivi, di salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori del trasporto e di tutti coloro che entrano in contatto con essi, l’Osservatorio ritiene che questi operatori debbano essere ricompresi fra le categorie destinatarie della campagna vaccinale già in questa prima fase, immediatamente dopo che saranno stati vaccinati gli operatori sanitari, sociosanitari e i soggetti più anziani”.

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