I farmaci, vaccini compresi, possono avere effetti collaterali: spesso molto pericolosi. Ma anche una “malattia” può averli: a volte benefici. È accaduto la pandemia di Coronavirus che tra le sue mille facce negative, terribili, ha mostrato anche un “rovescio della medaglia”: un sensibile calo degli incidenti stradali avvenuti nel 2020, frutto dei provvedimenti del lockdown che hanno tenuto lontano da strade e autostrade fiumi di automobilisti, motociclisti, conducenti di mezzi pesanti. Secondo una rilevazione dell’Istat in collaborazione con l’Aci, nel periodo gennaio-settembre 2020 si è registrata una forte riduzione del numero di incidenti stradali con lesioni a persone: 90.821 incidenti con una riduzione del 29,5 per cento che ha raggiunto addirittura quota meno 32 per cento per quanto riguarda i feriti, 123.061, mentre le vittime (entro il trentesimo giorno dall’incidente), 1.788, sono diminuite del 26,3 per cento. Un “effetto collaterale positivo” ancora più evidente analizzando il periodo della prima ondata della pandemia da Covid-19: tra gennaio e giugno 2020 il calo per quanto riguarda le vittime è stato infatti del 34 per cento e quello di incidenti e feriti ha sfiorato il 40 per cento. Dati che avrebbero potuto essere accolti con enorme soddisfazione se fossero stati dovuti a comportamenti virtuosi e al miglioramento della sicurezza stradale: a “provocarli” è invece stato un terribile virus che ha diminuito i morti sulle strade ma ha moltiplicato in modo terribile le vittime nelle case, nelle residenze per anziani, negli ospedali e negli ambulatori medici.