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Camion e bus elettrici, Scania crea un laboratorio dove analizzare le “conseguenze” per le batterie


La saggezza consiste nell’anticipazione delle conseguenze. Lo diceva Norman Cousins, scrittore e docente universitario la cui lezione, in materia proprio di saggezza, è stata imparata alla perfezione in casa Scania, dove in vista della crescente diffusione di veicoli elettrici prevista nei prossimi anni è scattata una “maxi operazione” per anticipare le conseguenze che questa rivoluzione nella mobilità avrà sulle batterie utilizzate per alimentare i veicoli industriali e gli autobus elettrici in attività, per capire come sviluppare soluzioni su misura. Una maxi operazione del valore di 15 milioni e mezzo di euro, la somma investita per dare vita a un nuovo laboratorio di batterie nei propri stabilimenti di ricerca e sviluppo a Södertälje, in Svezia. Un laboratorio di mille metri quadrati, che verrà ultimato entro la primavera 2021 e che diventerà operativo nell’autunno dopo che gli strumenti e le attrezzature avranno superato una serie di test, così da essere operativi entro l’autunno 2021, dotato di tre sale prova di 250 metri quadrati per le celle, i moduli e i pacchi batteria e, con a fianco di queste aree, degli spazi all’interno dei quali verranno preparati i campioni di prova, così da migliorare l’ambiente di lavoro, massimizzare la sicurezza e ottimizzare i tempi. “Un laboratorio che ci consentirà di rafforzare la nostra capacità di dimensionare le batterie per ogni applicazione”, come ha evidenziato Claes Erixon, responsabile dell’area Ricerca e sviluppo di Scania. “Abbiamo una roadmap ambiziosa davanti a noi che prevede il lancio annuale di novità e aggiornamenti sul fronte dei veicoli elettrici e dei servizi correlati. Questo sottolinea la crescente richiesta di nuove competenze e conoscenze a livello mondiale, nell’utilizzo delle batterie e nell’ottimizzazione del loro ciclo di vita”. Le attività del laboratorio si concentreranno principalmente sulle prestazioni delle batterie e sulla valutazione della loro vita utile in condizioni climatiche variabili, da -40 a 70 gradi, con gli ingegneri di Scania impegnati a esaminare e identificare le migliori condizioni operative per le batterie per quanto riguarda, per esempio, oltre alla temperatura, la finestra dello stato di carica e il profilo di potenza di carica, con l’obiettivo di ottimizzare il ciclo di vita delle batterie così da rispondere alle esigenze dei clienti per le diverse operazioni di trasporto. “Scania continuerà a investire per accrescere le competenze sia al proprio interno sia attraverso nuove partnership. Lavoreremo affinché Södertälje e la regione di Stoccolma siano sempre in prima linea nella ricerca e sviluppo sul fronte dell’elettrificazione dei veicoli pesanti”, ha concluso Claes Erixon. “Il nuovo laboratorio di batterie andrà a integrare la struttura con una camera climatica, utilizzata da inizio anno per i test dei pacchi batterie. Con questo nuovo laboratorio, Scania potrà testare le prestazioni dei pacchi batteria su veicoli industriali e autobus elettrici in attività, senza quindi rimuovere le batterie”.

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