“Camionisti sottoposti a ritmi massacranti senza giorni di ferie e in attività delicate come il trasporto merci, che rischiavano di mettere a repentaglio l’incolumità altrui”. Ha usato parole durissime il Procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, illustrando alla stampa l’inchiesta svolta dagli agenti della Guardia di Finanza che ha visto protagonista una società di autotrasporto della zona del lodigiano che, oltre “a sfruttare i propri dipendenti evadeva il fisco” e che ha portato agli arresti domiciliari del titolare e ad altre misure cautelari per suoi familiari. Un’ inchiesta che dimostra”, ha voluto sottolineare Domenico Chiaro, come lo sfruttamento del lavoro non sia presente solo nelle campagne, nelle zone al Sud del Paese: c’erano camionisti che non disponevano di un alloggio e venivano costretti a dormire in brandine di fortuna all’interno della ditta. Reati da perseguire con la stessa determinazione”. Nell’ordinanza del gip, in possesso dei giornalisti dell’agenzia Adnkronos che ha diffuso la notizia, si parla di “un’attività lavorativa connotata da turni disumani, che arrivavano anche a 20 ore quotidiane, senza che fosse corrisposto alcun compenso per lavoro straordinario ai lavoratori, per lo più non italiani, impiegati come autisti.