“l’unica soluzione possibile: un equilibrato sistema multimodale, non la semplice individuazione di una modalità di trasporto alternativa. Di più: non solo intervenendo in ambito strettamente trasportistico (su infrastrutture e mezzi), ma anche sulla domanda di mobilità e quindi definendo nuovi scenari complessivi.. Aiit ha individuato, sulla base di un’analisi globale delle componenti infrastrutturali e gestionali del settore dei trasporti, alcune principali aree di intervento sulle quali è necessario porre l’attenzione e agire, secondo un approccio necessariamente multidisciplinare, poiché i profili in gioco non sono solo ingegneristici, ma anche sanitari, sociali, economici. Questo il quadro delle azioni da intraprendere a livello di governo nazionale e locale. Oganizzare tempi e spazi delle città puntando sul ruolo dei mobility manager aziendali e d’area mediante una continuativa analisi qualitativa e quantitativa della domanda di mobilità nel breve e nel lungo periodo, alla luce delle limitazioni sanitarie e di mutazioni nell’operatività nei settori del lavoro, scuola, dei servizi e delle attività turistiche. Verificare la sostenibilità dell’assetto della mobilità in tutte le sue componenti modali, con un appropriato ruolo innanzitutto della pedonalità e quindi della mobilità attiva (ciclistica) e della micromobilità verificando la capacità delle reti infrastrutturali; la fruizione del trasporto pubblico va riproposta facendo ricorso ad azioni per incrementare la velocità commerciale (i.e. per i bus aumento corsie preferenziali) ai servizi a chiamata e alla prenotazione obbligatoria. Secondo: approfondire gli aspetti di sostenibilità finanziaria/economica per i servizi di trasporto collettivo di persone (rivisitazione dei contratti di servizio delle Aziende di trasporto) e contrastare quindi il rischio di esclusione sociale di aree del Paese (es. isole). Implementare tecnologie di Intelligent Transport Systems (ITS) e di piattaforme MaaS (Mobility as a Service) in grado di integrare diversi servizi di trasporto. Si aprono prospettive interessanti per quanto attiene al trasporto pubblico a domanda, alla riorganizzazione della city logistics (e-commerce/e-grocery, già consolidata realtà, ha un’enorme prospettiva di diffusione), a nuove caratterizzazioni del car/bike sharing. Per affrontare questa situazione, per molti aspetti nuova e dall’incerta evoluzione”, conclusono i responsabili dell’associazione, “è fondamentale la condivisione di obiettivi, strategie e azioni e in particolare la diffusione dei risultati di alcune pratiche potenzialmente replicabili. Perciò l’Aiit è pronta a offrire il proprio contributo di studi ed esperienze intensificando la consolidata attività associativa (contraddistinta da convegni, seminari, pubblicazioni) e impegnandosi in attività di formazione e di promozione del dibattito culturale e professionale. Pur mantenendo le prescritte distanze fisiche, le nostre iniziative saranno occasione di avvicinamento tra chi, per professione o per passione, è interessato al complesso mondo della mobilità. In questa prospettiva Aiit ha delineato una prima ipotesi di schema di misure comprendenti sia iniziative di ordine gestionale sia di tipo infrastrutturale distinte per scala territoriale (dalla mobilità locale a quella di media-lunga distanza) e scala temporale”.